Dragan Travica rimane scettico davanti la notizia che nel giro di un mese si possa risolvere il problema dei pagamenti non ricevuti da lui e dal padre Ljubo da parte dello Shahrdari Urmia: “Per quanto ci sia la possibilità di ricevere le cifre che ci devono, in quanto la società si vuole iscrivere ad un torneo (il campionato asiatico per club ndr) a cui non può partecipare se non ha saldato tutti i debiti, sono fortemente dubbioso che ciò possa accadere. Infatti al di là delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federazione Iraniana, volevo dire che nessuno ci ha mai contattato dall’Iran ne’ in passato, ne’ ultimamente. Nessuno ha parlato con i nostri avvocati. Riassumendo non è iniziata nessuna trattativa. Che loro vogliano pagare entro un mese, sono 5 anni che lo sentiamo ripetere. Ma in Iran spesso vengono fatte delle promesse, che poi non vengono mantenute. Magari poi ci pagheranno, ma a tutt’oggi non c’è nessun atto concreto che dimostri che quel che dichiarano sia poi la realtà delle azioni”.
Questa storia va avanti da 5 anni, ma nonostante Dragan e Ljubo Travica abbiano fatto una denuncia alla Fivb, che ha riconosciuto la regione dei due Travica al 100%, in base a cui lo Shahrdari Urmia, se non paga, non può tesserare giocatori stranieri e partecipare a manifestazioni internazionali. Sembrerebbe strano che la cosa accadesse proprio in questi giorni. Il club persiano vuole partecipare al Campionato Asiatico per club, ma per farlo starebbe pensando a come aggirare il problema della punizione internazionale, ma non certo ad effettuare il pagamento.
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