Intervistato nel post gara di Coppa Cev da Rodolfo Palermo per la Gazzetta dello Sport, Micah Christenson ha parlato delle sensazioni avute tornando in Italia, degli obiettivi che si è posto scegliendo di andare a giocare nello Zenit e di come anche in questo periodi tensioni internazionali lui e la sua famiglia si sentono al sicuro sicuro a Kazan
Che effetto ti ha fatto tornare?
“L’Italia è un paese speciale, per me e per la mia famiglia, ritrovo gli amici. Sarà sempre speciale, a fine carriera tornerò con figli e spiegare come si vive qui”.
E tornare durante la carriera?
“Vediamo. Voglio vincere in Russia, abbiamo ottime possibilità, poi vedremo quel che succede. A me piace tanto l’ltalia”.
Sente qualcuno dei suoi ex?
“Si, spesso. Io li seguo, loro seguono me. Ci commentiamo a vicenda, Mazzone, Stankovic, Rossini, anche Ivan”.
Monza ha chiesto di giocare in campo neutro il ritorno.
“Sarebbe difficile perché dovremmo viaggiare ancora. Noi saremo pronti a tutto, ma a Kazan ci sentiamo molto sicuri, c’è anche la mia famiglia là e non ci sono problemi”.
Come state vivendo la situazione della guerra tra Russia e Ucraina?
“È successo tutto mentre eravamo in Italia. Non sappiamo niente, leggiamo giornali e social. I miei compagni sono un po’ confusi, queste sono situazioni che passano sopra le nostre teste, non possiamo fare niente. Ovviamente, però, speriamo tutti nella pace, quello è sicuro”.
- Pallavolo Russia – Ufficiale: Tuomas Sammelvuo non è più l’allenatore dello Zenit San Pietroburgo
- Pallavolo Crisi Russo-Ucraina – Il Ministro dello Sport polacco: “Siamo pronti ad organizzare il Mondiale se la Russia sarà sanzionata nello sport”