Pallavolo Altro – Ancora una brutta storia di stalking per Alessia Orro, la sua denuncia coraggiosa ha portato all’arresto del persecutore

Questa mattina il comando dei Carabinieri di Monza ha diffuso questo comunicato stampa: “I militari della compagnia di Monza hanno arrestato in flagranza di reato per atti persecutori un cinquantacinquenne originario del novarese. Le indagini sono state avviate dopo che la vittima, una pallavolista di serie A e della nazionale italiana di volley, ha sporto denuncia dai Carabinieri raccontando di essere costantemente perseguitata dall’uomo con messaggi sui social network e appostamenti durante le gare. I militari hanno immediatamente disposto un sistema di controllo e vigilanza a tutela della vittima che ha consentito, mercoledì scorso, di localizzare l’autovettura dell’uomo a Villasanta, mediante i sistemi di lettura targhe del Comune. La Centrale Operativa della Compagnia, pertanto, ha allertato le pattuglie in circuito che lo rintracciavano poco dopo, presso il Palazzetto dello Sport “Arena di Monza”, mentre attendeva l’arrivo della giovane per l’inizio degli allenamenti. Bloccato, non ha opposto resistenza. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Monza ha disposto la traduzione in carcere in attesa dell’udienza di convalida”.
La Vero Volley Monza ha precisato: “L’atleta di Serie A e della Nazionale italiana di volley in questione è una nostra atleta, Alessia Orro, che già in passato aveva dovuto vivere e sopportare questa incresciosa situazione. Come Consorzio Vero Volley da sempre ci opponiamo a qualunque forma di violenza e siamo orgogliosi di aver collaborato in maniera sempre discreta con i Carabinieri e non possiamo che ringraziarli di quanto fatto per la nostra giocatrice. Ma, ancora di più, siamo orgogliosi di Alessia, che ancora una volta ha dimostrato la sua personalità e tutto il suo valore anche come persona denunciando la situazione e affidandosi tempestivamente ai Carabinieri per la sua tutela e la soluzione del caso. Siamo convinti che il suo esempio sarà di insegnamento per tutte e verrà seguito da tante tra le persone che, purtroppo, ancora oggi si sentono minacciate o subiscono violenze, di qualunque genere queste siano”.