Pallavolo PO SuperLega – Zaytsev: “Non siamo vecchi, non è finito niente, siamo abituati a elogi e critiche esagerate”

Il ritorno in campo dopo tanto lavoro per superare il problema fisico che gli ha tolto la possibilità di essere protagonista nella prima parte di stagione, Iva Zaytsev se lo aspettava diverso, soprattutto a livello di prestazioni personali e di squadra. Il capitano azzurro alle ultime Olimpiadi, intervistato da Andrea Scoppa per il Resto del Carlino ed.Macerata ha parlato della situazione difficile in cui si trova la sua Lube, che domani sera contro Trento o vince, oppure chiude una stagione molto avara (o amara se preferite).
LA SITUAZIONE – “Per me non è una pressione legata alle sconfitte o alle mancate vittorie, il problema è che durante la stagione non ci siamo potuti allenare bene e creare un sistema di gioco”.
LA STANCHEZZA – “Abbiamo fatto un campionato straordinario considerate le assenze, spinti al 2° posto anche grazie alle qualità e a serate super dei singoli. Ora lo paghi, siamo stanchi mentalmente. E quando trovi squadre solide che hanno sicurezze, loro sanno a cosa aggrapparsi, mentre noi non abbiamo certezze”.
LA VITTORIA – “Per me cambia poco 3-0 o 3-2. Dobbiamo provare a giocare con la testa libera come se fossimo ad ottobre. Forse l’essere spalle al muro può sbloccarci”.
LE CRITICHE – Alla domanda più delicata : i maligni sostengono che 1) è la fine di un ciclo e qualcuno è distratto 2) ci sono frizioni nello spogliatoio 3) sia stato sbagliato riprenderla rinunciando a Rychlicki. Cosa vuole rispondere? “Non siamo vecchi, non è finito niente. Siamo abituati a elogi e critiche esagerate, quando le cose vanno male poi c’è sempre chi tira fuori che lo spogliatoio è spaccato. Invece il gruppo è compatto. Stiamo soffrendo tutti, ma c’è molto confronto e voglia di riscattarci”.
LA FIDUCIA – Aveva affermato che la stagione non sarebbe finita con zero titoli: ci crede ancora? «Pienamente».