Pallavolo Mercato – Parma ha un nuovo regista: Dante Chakravorti

L’italo-americano Dante Chakravorti, classe ’97, che nella scorsa stagione ha militato tra le fila di Mondovì e Cantù, sarà il nuovo palleggiatore della WiMORE in Serie A3.
Nato il 20 agosto 1987 a Plano in Texas da papà Bob indiano ma americano d’adozione e mamma Lucia originaria proprio di Parma, è cresciuto pallavolisticamente a Chicago, dove si trasferì già all’età di due anni, e dopo l’esperienza all’University of California Irvine, impreziosita da diverse convocazioni come terzo alzatore nelle Nazionali giovanili degli Stati Uniti fino all’Under 21, nell’agosto del 2019 arrivò in Italia, in cui ha militato anche ad Alessano (A3) nella stagione interrotta anticipatamente causa Covid, Vibo Valentia in SuperLega e, infine, Mondovì e Cantù, rendendosi protagonista con quest’ultima squadra di una salvezza al fotofinish. Ora il capitolo di Parma che alternerà al lavoro di ingegnere informatico per un’azienda di Milano che si occupa di applicazioni. “Parma è la mia casa qui in Italia, mi trovo bene con la famiglia e mi piace tanto la città. Mia mamma e i miei parenti venivano a vedere spesso le partite al palazzetto ai tempi della Santal di Kim Ho Chul. Per certi versi era già scritto nel destino”.

Cosa significa ritrovare la Serie A a Parma?
“A 17 anni avevo già fatto un paio d’allenamenti con l’Energy all’epoca in Serie C ma poi ero rimasto in America. Il passaggio in Serie A è una bellissima occasione per tornare qui, sentivo che prima o poi sarebbe successo”.

Chi è il tuo modello?
“Ho avuto l’opportunità di guardare molti palleggiatori e cerco di rubare qualcosa un po’ da tutti. Il nostro obiettivo è quello di mettere sempre gli attaccanti nelle migliori condizioni possibili”.

Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Voglio dare tutto per il gruppo e la società. Difficile sapere ora come andrà sul campo ma l’importante è creare fin da subito una base solida”.

Come riesci a conciliare lavoro e pallavolo?
“E’ una bella sfida anche per me, il sistema universitario negli Usa è diverso, ti permette di alternare studio e sport quindi mi ha preparato il campo. Ringrazio fin da ora la società per il supporto e prometto di dare il massimo”.