Ci siamo: domani alla 21.15 contro il Canada s’inizia il Mondiale degli Azzurri.
A raccontare le sensazioni della vigilia è proprio il ct otaliano Ferdinando De Giorgi: “Le sensazioni sono le solite di coloro che dopo aver lavorato tanto hanno voglia di scendere in campo e iniziare al meglio un torneo così importante; ora che siamo così vicini siamo molto concentrati sui nostri avversari, siamo in fase di studio, di cura dei dettagli tecnici e tattici, siamo con la testa nella scatola, come si suol dire in questi casi. Abbiamo fatto un buon percorso, un buon lavoro, io sono fiducioso anche se ora naturalmente ci dovremo confrontare con i nostri avversari. Sarà importante cominciare con la giusta carica, atteggiamento e fare bene contro il Canada che è una squadra di qualità. Dovremo metterle pressione in battuta perché giocano molto rapidamente, fanno questa pipe velocissima che si avvicina quasi a un primo tempo quindi andranno messi in difficoltà in ricezione”.
Il tecnico pòugliese poi prosegue: “La VNL è stato un momento di crescita molto importante dopo l’esperienza dei Campionati Europei dello scorso anno con un numero elevato di giocatori che hanno potuto giocare e alternarsi durante le settimane di gara. La squadra è stata brava a conquistarsi sul campo, da prima classificata, l’accesso alle Finali dove comunque abbiamo potuto analizzare certi aspetti sui quali abbiamo poi lavorato a Cavalese cercando di sistemare alcune cose. Le due successive gare di Cuneo sono state importanti per provare l’aspetto agonistico dopo tanto lavoro in palestra in Val di Fiemme. Stati Uniti e Giappone sono stati ottimi avversari, di primissimo livello con gli USA che a mio avviso sono tra i favoriti di questo Mondiale. Al di là di tutto sono state partite molto utili perché ci hanno fornito le indicazioni che cercavamo; ripeto è stato un buon percorso di preparazione”.
De Giorgi racconta ancora: “Questo è un Mondiale dove dopo appena tre partite si giocheranno i match da dentro e fuori, quindi non ci sarà molto tempo per riflettere, ma non è detto che sia necessariamente un male. Alla fine si gioca comunque a pallavolo e per quanto mi riguarda l’atteggiamento che voglio vedere è sempre lo stesso, al di là della formula e degli avversari. Una cosa però è certa, essendo un torneo breve sarà fondamentale farsi trovare pronti sin dalla prima partita”.
ll CT poi conclude: “La mia è una squadra giovane che ha sempre voglia di stupire, la cosa che dico sempre ai ragazzi è che la palla, il campo e la rete sono sempre gli stessi, al di là di dove ci troviamo in un determinato momento, devono solo giocare bene la loro pallavolo”.
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