(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) La gara di stasera tra Italia e Francia mette in palio una semifinale mondiale, traguardo che il sestetto azzurro non raggiunge da ben 24 anni, da Tokyo 1998. Un quarto di finale tutto da vivere, che ha al suo interno la bella storia dei due “fenomeni” che siedono in panchina: Ferdinando De Giorgi su quella tricolore e Andrea Giani, oggi c.t. dei transalpini. Due grandi “attori” della Generazione dei Fenomeni di Julio Velasco, quella che è stata premiata come squadra del XX secolo per aver vinto tre Mondiali di seguito: Rio de Janeiro 1990, Atene 1994 e Tokyo 1998. In quelle formidabili premiazioni c’erano anche loro, i rivali di questa sera: De Giorgi e Giani, che hanno condiviso non solo gli ori iridati, ma anche tanti altri trionfi.
La loro amicizia parte da lontano, addirittura prima che l’Italia del volley imparasse a vincere. Insieme conquistarono la qualificazione per Giochi Olimpici di Seul con Carmelo Pittera come c.t. Siamo sicuri che in quella primavera del 1988, né Giangio, né Fefè avrebbero immaginato quale sarebbe stata la loro esaltante storia. Prima come atleti con il tricolore sul petto e ora da diverse stagioni come componenti dell’élite dei tecnici mondiali di pallavolo, che questa sera si affronteranno alla guida degli olimpionici francesi e degli azzurri campioni d’Europa. Difficile anche per loro spiegare cosa quei ragazzi che cambiarono la storia della pallavolo di casa nostra provano l’uno per l’altro: “Siamo stati avversari altre volte – ci ha raccontato il tecnico dell’Italia, 60 anni, alla vigilia – anche se personalmente vedo questa come una sfida diversa, tra ex compagni che hanno vissuto insieme tantissime esperienze indimenticabili. Questo è un affetto che non si può nascondere. Ma poi in campo saremo avversari e ognuno penserà alla sua squadra”.
Davanti a lui ci sarà Andrea Giani, 52 anni, che ha già dimostrato in più occasioni come il suo amore viscerale peri colori italiani, che gli regala emozioni difficili da controllare quando sente l’Inno di Mameli, non gli impedisca di essere impietoso in campo, quando la professionalità che lo ha sempre caratterizzato gli impone di fare il meglio per la sua squadra del momento, che sia Slovenia o Germania, che ha guidato al successo in importanti sfide continentali, o adesso Francia, con cui ha dato l’ultima grande amarezza all’italvolley nella semifinale delle Finals di Nations League, un mese e mezzo fa a Bologna. Pochi minuti dopo la complicata vittoria sul Giappone di lunedì, che ha aperto la strada a questo quarto di finale, l’attuale c.t. transalpino ha presentato così la gara odierna: “La prossima partita, contro l’italia, sarà altrettanto difficile. E’ una squadra più forte del Giappone, che probabilmente vorrà vendicarsi della semifinale persa in Nations League. De Giorgi fa giocare bene la Nazionale, a me piace molto come gioca, è una partita che vale un quarto di finale di un Mondiale e sarà sicuramente combattuta”. Lo stesso tecnico azzurro ha tenuto a ribadire la forza di una avversaria che nelle ultime stagioni ha vinto praticamente tutto: “Riguardo alla Francia, basti dire che è la favorita per la medaglia d’oro. ll nostro desiderio è riuscire a giocare al massimo contro di loro. E’ una sfida difficile e appassionante”. Poi ha aggiunto, considerando che una vittoria potrebbe aprire un orizzonte luminoso, ma una sconfitta chiuderebbe di fatto la stagione 2022: “Abbiamo fatto un bel percorso anche quest’anno, ci siamo creati un’altra opportunità di giocare una partita importantissima contro i campioni olimpici”.
- Pallavolo Azzurri – Ivan Zaytsev racconta la sua esclusione dalla nazionale
- Pallavolo FIVBMensWCH – Giannelli: “Sono fiducioso, ho tanta voglia di mettermi in gioco insieme alla mia squadra contro una Nazionale come la Francia”