Nikola Grbic dopo la sconfitta della sua Polonia nella finale con gli azzurri fa una analisi anche tecnica dell’andamento della gara dominata dalla squadra di Ferdinando De Giorgi
HANNO GIOCATO MEGLIO – “Non c’è molto da dire sulla finale perché abbiamo affrontato una squadra che ha giocato meglio di noi. Sono stati più pazienti. Hanno alzato il livello della ricezione, il che per me è una cosa incredibile, che possa cambiare così una squadra nel mese trascorso dalla finale di Nations League. Non si tratta solo di questa partita, ma di tutto ciò che hanno realizzato in questo torneo fin dall’inizio. La finale è stata una conferma delle grandi partite giocate prima. Quando l’avversario ti mette in una posizione così difficile, difende tutto, attacca, nonostante che il tuo gioco sia forte, è il tipo di pallavolo da cui dobbiamo imparare, perché è il tipo di pazienza di cui abbiamo bisogno”
TSPESO TROPPE ENERGIE – “L’unica cosa che rimpiango, anche se non si può fare molto, è che abbiamo speso troppe energie nei quarti di finale e in semifinale, non solo fisicamente ma anche emotivamente, perché è stata una montagna russa di emozioni per questi giocatori. Per molti di loro è stata la prima volta che hanno dovuto affrontare questo problema da giocatori titolari. Non è stato facile, quindi sono orgoglioso di loro e di come sono riusciti ad alzare il livello e spero che la prossima stagione avremo ancora questa forza d’animo”
MAGGIORE POTENZA – “Tutti giocano con maggiore potenza ora e bisogna adattarsi a questa situazione. Le battute sono più potenti degli attacchi, quindi non si tratta di ricevere, ma di difendere. Quando la palla viaggia a 110 km/h, è praticamente impossibile mantenere una ricezione positiva. Quando si è costretti a giocare la palla dal centro del campo, bisogna lavorare in attacco, recuperarla e ripetere l’azione fino a quando non si riesce a fare punto. Gli italiani hanno fatto proprio questo”
Fonte: dziennik.pl