Venti anni si è tolto l’immensa sosddisfazione di vincere con le Azzurre il Campionato del Mondo a Berlino. Domenica scorsa nell’ormai già indimenticabile vittoria dei ragazzi di De Giorgi nella kermesse iridata, Marco Bonitta ha gioito per l’impresa realizzata da quattro giovani che sono passati di recente per le sue mani a Ravenna in SuperLega: Daniele, Lavia, Stefano Recina, Roberto Russo e Giulio Pinali. Marco Bonitta, che come ct della Slovenia femminile in questa estate si è qualificato per gli Europei del 2023. Ha parlato consoddisfazione dei suoi “ex-allievi”
LAVIA – “Daniele Lavia è stato eccezionale e, come all’Europeo dell’anno scorso, ha tenuto le prestazioni migliori per le partite più importanti. In finale ha ricevuto al 47% di perfezione ed è stato top scorer. Meritava di entrare nel sestetto ideale. Ha tratto vantaggio dall’essere un titolare indiscusso. Lui ha bisogno di questo tipo di fiducia. Pensando al passato ci può stare un paragone con Rosalba, calabrese come lui, che negli anni Novanta sapeva avere questa continuità ad alto livello”.
PINALI – “Si è visto poco in campo, ma è stato chiamato per la battuta in un momento decisivo della finale e ha tirato due botte praticamente decisive, peccato che la seconda sia stata vanificata da un millimetrico fallo di piede. Ma è il segno che era pronto, che non ha tremato”.
RECINE – “Sono convinto che il suo contributo sia stato determinante in tutto quello che in televisione non si è visto: le motivazioni del gruppo, lo spogliatoio, la combattività in allenamento”.
RUSSO – “Infine sono molto contento per Russo che, dopo Ravenna, era caduto in un tunnel di infortuni anche gravi. Ha meritato la convocazione ed ha avuto spazi nell’unico ruolo, quello di centrale, in cui le gerarchie della nostra Nazionale erano un po’ più aperte”
Fonte: settesere.it