Probabilmente la sua prima finale da responsabile tecnico della Imoco Conegliano, Daniele Santarelli se l’era immaginata diversa, alla fine gli sono rimaste in mano un pugno di mosche dopo una gara in cui le sue ragazze hanno avuto due grandi opportunità di conservare il trofeo vinto nel 2016. Nel terzo set sono apparse padrone del campo, si sono portate sul 17-11, poi è come se avessero staccato la spina, sono state rimontate e superate ed anche nel finale del parziale non sono sembrate le stesse.
Nel tie-break l’occasione è stata ancora più ghiotta perché grazie ad un muro della Wolosz, che a nostro parere ha vinto il confronto con la connazionale Skorupa, sono arrivate al match point, ma hanno sprecato il doppio vantaggio ed hanno finito con il capitolare.
“È un peccato, ci voleva forse un po’ più lucidità e spavalderia nel momento decisivo – le parole a caldo di Daniele Santarelli -. Abbiamo però la consapevolezza della nostra forza, è stata una bellissima partita e mi fa piacere che le ragazze abbiano dimostrato di che pasta sono fatte. Non dimentichiamo che arrivavamo da 6 partite in 18 giorni e che la nostra rosa ha avuto qualche defezione di troppo. Le ragazze avrebbero meritato la vittoria e avrei voluto dedicarla a Megan Easy, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Resta il rammarico del quarto set, in cui eravamo avanti di tanti punti e siamo incorsi in tante banalità”.
Il primo “piccolo ma significativo” obiettivo stagionale è stato fallito, ma in Veneto sono abituati a non abbattersi, a tirarsi su le maniche ed a lavorare ancora con maggior lena. Siamo certi che sarà proprio così anche questa volta.
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