“Quando vedo le ragazze piangere, faccio un parallelo con la foto della squadra in lacrime dopo gli Europei dell’anno scorso. L’ho mostrata loro alcune volte dopo i momenti difficili e ho detto che piangere davanti alle telecamere non è la cosa più importante, la cosa importante è come si combatte l’una per l’altra”, ha dichiarato Stefano Lavarini dopo l’incontro dei quarti in cui la sua squadra è andata vicinissima ad una nuova impresa contro le campionesse uscenti della Serbia. “Non volevo vedere nessuno piangere dopo questa partita e io stesso sto cercando di non farlo. Le lacrime ci sono state, ma queste le capisco e vedo che sono lacrime diverse rispetto al passato. Dopo un torneo del genere, le accetto”.
Poi ha continuato il tecnico italiano: “Il risultato dimostra quanto siamo stati vicini al livello che tutti vogliamo vedere da questa squadra. Sono pienamente soddisfatto di come abbiamo giocato. Quello che siamo ora, perché se qualcuno inizia a parlare del futuro dicendo ‘questo significa…’. Lo dirò brevemente: non significa ancora nulla. È la dimostrazione che possiamo, che dobbiamo lavorare molto e crescere tra le squadre più forti del mondo” ha sottolineato Lavarini. “Abbiamo avuto le nostre occasioni e per oggi ha funzionato. Ma domani è un altro giorno e dobbiamo dimostrare di nuovo il nostro valore. Pensiamo alle belle sensazioni di queste tre settimane: la passione, l’amore per lo sport, la fiducia che abbiamo costruito. Le cose stanno così e bisogna essere orgogliosi dei risultati ottenuti, ma l’anno prossimo si ricomincia. Dobbiamo credere che quello che abbiamo fatto con questo torneo ci darà ancora più consapevolezza e ci farà capire l’importanza del lavoro e della fiducia”.
Fonte: sport.pl