(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) Sarà per via di un calendario senza soluzione di continuità, che anche nell’ultima settimana ha messo a confronto le quattro squadre, che ormai da molti anni (salvo rare eccezioni) hanno dominato la scena nazionale. Sarà per il fatto che due delle protagoniste hanno iniziato un logico progetto di rinnovamento, ma la Supercoppa di casa nostra, che eccezionalmente di giocherà a Cagliari, non sembra l’epilogo della stagione scorsa, ma qualcosa di nuovo, di diverso a livello di confronti tecnici.
Oggi e domani il PalaPirastu del capoluogo della Sardegna ospita la 27ma edizione della Supercoppa, il primo trofeo assegnato nell’anno agonistico, forse proprio per questo particolarmente ambito, spesso foriero di preziose indicazioni per la stagione che verrà.
Civitanova, Perugia, Trento e Modena si sono classificate in questo ordine al termine della scorsa stagione e in base questi piazzamenti sono stati stabiliti gli accoppiamenti delle semifinali, che opporranno i tricolori della Cucine Lube alla Valsa Group (ore 17.30 diretta su RaiSport), e la Sir Safety Susa all’Itas (ore 20.30 differita RaiSport domani dalle 12.\30).
Sinora dominatrice in campionato, la squadra umbra viene considerata la più seria candidata al trofeo. Gino Sirci ha affidato ad Andrea Anastasi, un vero squadrone. Anzi due perché a guardare bene l’organico del Black Devils. È composto da sestetti che possono valutare la loro qualità nelle sfide di allenamento. Una squadra che schiera Giannelli in regia, Leon, Semeniuk e Plotnytskyi di banda, Rychlicki (o Herrera) sulla diagonale, un pacchetto di centrali con Solè, Flavio e Russo, due liberi come Colaci e Piccinelli, mette in imbarazzo il suo tecnico per le scelte che è obbligato a fare, perché a pallavolo si gioca “solo” in sei più uno!
Questo non vuol dire che per Perugia la due giorni sarda sarà una passeggiata di salute. Tutta da veder la sfida odierna contro Trento, ultimo vincitore del trofeo (a cui si riferisce la foto di Michele Benda). Lo scorso anno, la formazione di Lorenzetti con il suo modulo “a 3 martelli” sorprese ed arrivò un trionfo inatteso, bello e meritato. L’Itas con i suoi 3 campioni del mondo (Sbertoli, Lavia e Michieletto), con i monumentali centrali Podrascanin e Lisinac, con l’immortale Kaziyski e con il giovane fenomenale libero Laurenzano, può battere chiunque ed a riportare sotto le Alpi la Supercoppa ci tiene decisamente.
Un volto diverso avrà la gara che indicherà l’altra finalista. Civitanova e Modena hanno cambiato molto in campo, non per quel che riguarda i loro “appetiti”.
Il sestetto tricolore, che nelle ultime stagioni ha dominato la scena, curiosamente non vince la Supercoppa dal 2014 e non lo ha mai fatto da quando (nel 2016) viene assegnata dopo una Final Four. Blengini sta modellando una squadra nuova, dove accanto a De Cecco ed ai Mondiali Anzani e Balaso, sono stati inseriti il campione olimpico francese Chinenyeze, haconfermato con un prezioso doppio ruolo di bomber libero di ricevere Zaytsev, ha a disposizione quattro attaccanti laterali eccellenti: i confermati Yant e Gabi Garcia, il giovane bulgaro figlio d’arte Nikolov e in campione iridato Bottolo.
Discorso diverso per Modena, che dispone di due personaggi doc come il regista Bruno ed Earvin Ngapeth. A loro, l’ultimo Mondiale ha tolto molte energie, soprattutto nervose, ma negli appuntamenti che contano non li abbiamo mai visti dimessi. La potenza del turco Lagumdzija, la voglia di emergere di Tommaso Rinaldi, uno degli “enfants prodiges” del nostro volley giovanile, la consolidata professionalità di Stankovic, Rossini e Bossi. Giani nel presentare gli obiettivi del suo sestetto ha detto soltanto che a Cagliari sarà l’occasione buona per valutare i progressi dei suoi, ma chi lo conosce bene sa che farà di tutto per inseguire una grande soddisfazione.
Foto di Michele Benda