Robertlandy Simon parla di sé e della sua Piacenza dopo la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia e l’avvincendamento in panchina tra Bernardi e Botti. Ecco alcuni stralci dell’intervista del capitano di Cuba con Valeria Benedetti per la Gazzetta dello Sport
VALORE DELLA F4 – “Vale tanto, è l’inizio di qualcosa. Abbiamo cominciato a capire che possiamo fare tante cose buone. Abbiamo fàtto tanta fatica finora, sempre qualcuno infortunato, giocavamo senza consapevolezza Ora abbiamo vinto una partita fuori casa, decisiva, senza Leal e Lucarelli. E’ la dimostrazione che possiamo giocare con tutti, allenandoci bene, mettendoci la faccia a ogni partita”.
IL KO CON MODENA – “Mi dispiace aver perso in quel modo, senza lottare, davanti ai nostri tifosi. Non riuscivo proprio a capire perché abbiamo giocato così, pur essendoci allenati bene e questo mi ha tenuto sveglio. L’importante è esserci ripresi, aver giocato una partita mostrando tutto quello che sappiamo fare. Abbiamo vinto, ma anche se non avessimo vinto abbiamo lottato. Ci serve giocare più gare cosi, dimostrare che siamo in campo sempre giocando bene, l’importante è mostrare il massimo fino alla fine. Poi se l’avversario è più forte pazienza”.
PERUGIA IN COPPA – “Lo so che non è un avversario facile. Non lo è mai stato, non lo sarà mai. Ma comunque noi siamo forti e loro lo sanno che devono lottare a sangue perché noi lotteremo a sangue per riuscire a vincere. Una partita secca si pub sempre perdere”.
CAMBIO IN PANCHINA – “E un po’ strano, mi dispiace. Non è una cosa che uno si augura mai succeda anche perché significa cambiare modo di lavorare a metà dell’anno, non è facile. Se dobbiamo cambiare speriamo che sia per il meglio della squadra”.
RESPONSABILITA’ – “Alla fine la questione è che siamo noi che siamo in campo a prescindere da chi sia l’allenatore. Siamo noi che giochiamo, dobbiamo stare tranquilli. Speriamo che sia una cosa buona. Ora si ricomincia a lavorare, abbiamo vinto e abbiamo ottenuto un grande risultato conquistando la semifinale di coppa Italia. Non dobbiamo lasciarci distrarre e dobbiamo pensare a vincere”.
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