Pallavolo Germania – Niroomand (ad BR Volleys): “Serve una EuroLega del Volley da realizzare con la CEV”

(Giovanni Armanini per iVolleymagazine.it) “La pallavolo tedesca è in crescita, ma avrebbe bisogno di più spazio, invece la FIVB si prende tutto e ci lascia le briciole, è ridicolo che la stagione dei club duri solo 6 mesi e mezzo”. Non ha dubbi Kaweh Niroomand, probabilmente il più influente uomo di pallavolo in Germania. Guida Br Volleys Berlin da anni e nell’ultimo decennio con successi a ripetizione ha monopolizzato la scena dalla sua posizione di amministratore del club. La sua ambizione è quella di fare grande il suo club ma anche la pallavolo tedesca in generale e per questo non ha dubbi: “Con la CEV dobbiamo pensare a una EuroLega del Volley. Io ci credo, ci sono piazze come Berlino ma anche Lubiana, Groningen, Maselik e molte altre, che non giocano in campionati troppo competitivi ma che potrebbero crescere molto dentro un rinnovato campionato Europeo”. Una tentazione come quella della Superlega nel calcio? “No, io credo che possiamo discutere con la CEV di una EuroLega, e capire se la federazione europea ha a cuore anche i club o solamente le federazioni. Ci sono spazi per discuterne, credo. La Champions league è migliorata, ma non basta ancora: i soldi arrivano in là nella competizione e contribuiscono solo ad aumentare il gap esistente tra club delle federazioni più ricche e gli altri”. Certo è che la sentenza che arriverà in luglio potrebbe (come accadde nel 1995 con la Bosman) influenzare molto anche il mondo della pallavolo.
Intanto nella prossima stagione Berlino dovrà giocare in una Bundesliga rinnovata, che passa da 8 a 12 squadre: “Sono molto contento che ci siano nuovi investitori – sottolinea l’ad di Berlino -, è giusto andare in certe piazze e permettere loro di sviluppare i club come hanno fatto negli ultimi anni anche Giesen e Luneburg per citarne due. Fa bene alla pallavolo in Germania…”. Rimane tuttavia un tema competitivo sullo sfondo: “Noi vogliamo migliorare e per farlo dobbiamo giocare contro squadre di livello. Per questo la formula di quest’anno (ovvero: 8 squadre in due fasi, una regular season e un gironcino tra le 4 migliori) era più sfidante. La soluzione sarebbe quella di poter giocare ancora una doppia fase, ma con 12 squadre avremmo bisogno di più mesi di attività, ed invece il calendario è compresso dalla FIVB che tra VNL e Olimpiadi si prende tutto per sé: il nostro campionato è l’ultimo a partire, dopo quelli di pallamano e basket”. Ecco quindi l’idea di una EuroLega, con la raccomandazione che non sia una scissione come quella della SuperLega nel calcio: “Bisogna discutere, ma le nostre istanze devono essere ascoltate. In passato dissi che mi sarei unito volentieri al campionato polacco, era una provocazione fino ad un certo punto: ho a cuore la pallavolo tedesca, ma amministro un club con grandi potenzialità e le voglio sviluppare fino in fondo”.