Pallavolo SuperLega – La vulcanica Catia Pedrini è tornata a parlare di Modena Volley

Dopo un anno di assenza il vulcano Catia Pedrini è tornato protagonista come ospito d’onore di ‘Barba e Capelli’ su Trc. Ecco come riassume la sua partecipazione Alessandro Trebbi su Il Resto del Carlino ed.Modena.
Dopo tanto tempo l’ex-presidente del club più blasonato d’Italia ha espresso il suo stato d’animo e raccontato alcuni particolari degli ultimi anni trascorsi alla guida di Modena. Anche situazioni e persone che l’hanno delusa
LA CESSIONE – “Ho ceduto Modena Volley lasciandola senza nemmeno l’euro simbolico di valutazione con dei conti da ripianare, certo, ma senza chiedere una lira, ultimo regalo fatto alla città”
LA NUAVA SOCIETà – “Non sento da tempo né Giulia Gabana né Andrea Sartoretti, ma posso dire di essere sicura di aver lasciato Modena Volley in buone mani. II giudizio su questa stagione? Beh, la conquista della Coppa Cev è stata un grandissimo risultato”.
SARTORETTI – “Credo che dovrebbe avere una mia gigantografia in casa, visto tutto quello che ho fatto per lui. Su alcune scelte però ci sono sue mancanze o carenze: soprattutto io davo indicazioni ma negli ultimi tempi non sono mai stata ascoltata. Con Romanò avevamo un contratto pronto a 80miIa euro, si è preferito prendere Lagumdzija per un anno. Lavia, Porro e Rinaldi sono scappati nel 2021, il direttore sportivo allora poteva intervenire? Ho preso l’avvocato Piani per vigilare sui contratti. Lorenzetti è andato via l’anno dello scudetto? Mi ha detto che non riusciva più a lavorare con Sarto”.
PAGHERò IL BIGLIETTO – “Non ho mai amato la ribalta. Per questo ho creduto fosse giusto se le prendesse la nuova proprietà, non volevo in alcun modo rischiare di oscurare loro o il loro lavoro. Ho guardato tutte le partite da casa. In più per me è stata una specie di elaborazione del lutto, dicono ci vogliano dodici mesi. Ci sarò il prossimo anno? Vedremo. Se tornerò al PalaPanini lo farò come Pietro Peia o Tonino Panini, pagando regolarmente il mio biglietto o il mio abbonamento”.
IL SILENZIO DI EARVIN – “Earvin se ne è andato senza dire nulla? Credo che sarebbe esploso, meglio così”.
DA GIANI A PETRELLA – “Sicuramente in certi momenti Giani lo avrei voluto ‘strozzare’, ma trovo incomprensibile il modo in cui è stato mandato via e credo non sapremo mai tutte le motivazioni. Petrella è un’ottima scelta, non c’è che dire: il suo nome lo aveva già fatto due anni fa Luca Rigolon”.