(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Un inizio di Volleyball Nations League non proprio soddisfacente, poi una seconda tappa fatta di soli successi e di una crescita nel gioco e nella convinzione.
L’Italia di Davide Mazzanti è decisamente migliorata , anche per l’inserimento di Miriam Sylla, che si era aggregata al gruppo alla vigilia della partenza per la prima tappa in Turchia. Ad Antalya la capitana aveva giocato una sola gara e le Azzurre hanno messo in seria difficoltà gli Usa. Una sconfitta che sicuramente non ha dato punti, ma altrettanto certamente ha fatto capire alla squadra che anche se con un organico nuovo può mettere in difficoltà avversarie importanti. Come poi ha confermato il campo ad Hong Kong contro la Cina battuta 3-2.
Abbiamo sentito Miriam Sylla durante la settimana senza gare a Bangkok.
Una serie di partite da vera leader di una squadra in cerca di certezze. Miriam è Soddisfatta?
“Non del tutto sodisfatta, perché si può sempre migliorare. Ci serviva la seconda settimana di partite per aver in po’ più di certezze, di sicurezze. Perché questo fa sì che ci si possa esprimere nel migliore dei modi. Adesso vediamo cosa succede nella terza tappa, se riusciremo a “tirar fuori i punti” per arrivare alle Finals. Io sono fiduciosa”.
Questa squadra ti ricorda un po’ quella in cui iniziasti in azzurro nelle qualificazioni olimpiche 2016?
“Mi ricorda quella del 2016? Per quel che riguarda le Olimpiadi no. Lì c’erano giocatrici che avevano fatto la storia Lo Bianco, Guiggi, Del Core, Ortolani, Centoni, tante big, tante grandi. Non voglio e non posso comparare il percorso delle ragazze che ci sono qui. Quelli per me sono degli idoli, mi dispiacerebbe fare paragoni. Noi siamo un altro gruppo, più giovane, magari con più margine di errore, forse perché abbiamo meno esperienza: però chi può dire quanta esperienza serva per poter competere, quanta ne serva per poter essere giocatori fastidiosi per gli altri. Insomma è tutto un se o un ma. Quindi ti dico no perché è una squadra completamente diversa”
Quale errore non dovete fare adesso che siete rientrato nel “treno” delle prime?
“E’ banale dire non perdere l’attenzione. L’asticella l’abbiamo messa ad una altezza per cui dobbiamo cercare di tenerla lì o, l’unica cosa che si può fare, alzarla ancora di più. Non dobbiamo perdere il focus o adagiarsi perché quello sarebbe l’errore più grande”.
Dopo la Vnl avrai anche tu un po’ di riposo?
“Penso proprio di sì, vedremo. Ne parleremo alla fine, vediamo come andrà. Avrò dei giorni liberi, di vacanza. Spero”
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