(Rosita Mercatante per iVolleymagazine.it) Kamil Rychlicki. La pronuncia del suo cognome resta un’impresa impegnativa per addetti ai lavori e tifosi nonostante, già da sei anni, si è ritagliato un posto da protagonista nel Campionato italiano. Ci scherza su l’atleta classe ’96 proveniente da Lussemburgo, raccontando di essersi sentito chiamare con almeno decine di versioni differenti. Mai quella corretta che lui continua a ripetere con il sorriso sulle labbra, per poi aggiungere: “Va bene anche Kamil”. Non si può dire che non abbia un buon senso dell’umorismo questo gigante di 204 cm, un pezzo da novanta del volley internazionale che vanta una caratura agonistica enorme e che anche all’interno dello spogliatoio si è sempre contraddistinto per le proprie doti umane. Sbarcato in Italia nel 2018, ha militato nei Club più blasonati della Superlega, Civitanova (con cui ha vinto lo scudetto nel 2021, un Mondiale per Club e due Coppa Italia) e Perugia (con cui si aggiudica un Mondiale per Club, una Coppa Italia e una Supercoppa conquistando nel giro di quattro superlative stagioni, il conferimento della cittadinanza italiana “per aver reso eminenti servizi all’Italia in considerazione degli ottimi risultati conseguiti nella propria disciplina sportiva”.
Un motivo d’orgoglio per Kamil che parla di traguardo raggiunto dopo un percorso in cui ha dimostrato il suo valore: “Ciò che conta per farti apprezzare dai tifosi e dalle persone con cui lavori è come ti comporti nella quotidianità. La nazionalità non influisce e non è stato mai un motivo per essere discriminato. E poi (ride!) da “italiano vero” adoro mangiare la pasta!”
La nuova Trentino Volley di coach Fabio Soli ha puntato su Rychlicki per avere una garanzia in fase offensiva: “L’avventura a Trento è iniziata da un paio di settimane. Sto conoscendo l’ambiente e ancora posso solo parlare di prime impressioni positive. La Società è molto ben organizzata e la struttura per allenarsi è funzionale. La vera novità è svegliarmi la mattina in una città circondata dalle montagne”.
Ravenna rappresenta il trampolino di lancio per il neo opposto gialloblu: “Proprio oggi riflettevo sul fatto che in ogni città dove sono stato mi sono trovato bene perché ho sempre trovato qualcosa che mi ha appassionato. Ogni posto mi ha dato qualcosa e lasciato bei ricordi. Ravenna la considero un’esperienza speciale perché è il punto di partenza del mio percorso nel campionato italiano”.
Un talento esploso anche per un caso fortuito. L’intuizione dell’allenatore Marco Bonitta, scaturita dalla necessità di trovare una soluzione all’improvvisa indisponibilità per infortunio del titolare di posto-2 Andrea Argenta, ha spinto Kamil a trasformarsi da schiacciatore ad opposto: “Ero molto legato al ruolo di schiacciatore perché mi permetteva di essere sempre in gioco e metteva in risalto il mio potenziale. Non avrei mai pensato di cambiare ma poi…”.
Figlio d’arte, nato da una coppia di ex pallavolisti polacchi (Jacek Ryclicki ed Elzbieta Rychter) che l’atleta proveniente dal verdeggiante Lussemburgo racconta il suo legame con i genitori: “Ho un ottimo rapporto con loro. Mi seguono e guardano tutte le mie partite. Mi ritengo fortunato per il fatto che loro avendo giocato a pallavolo possono comprendere le dinamiche del mio percorso professionale senza però essere mai invadenti. Mi danno supporto incondizionato ma non esprimono giudizi. Se voglio avere un loro consiglio devo essere io a chiederlo”.
Prontissimo per dare spettacolo sul taraflex del PalaTrento nella stagione agonistica che prenderà il via il prossimo 15 ottobre: “In estate ho praticato diversi sport come tennis, basket e soprattutto ciclismo per arrivare in forma alla fase di preparazione. Ho sfruttato i mesi di pausa anche per tornare a casa, trascorrere del tempo con la famiglia, gli amici e la fidanzata. E anche per viaggiare”.
Foto: Trentino Volley