Perdere sul campo di Trento rientra nelle logiche del nostro volley, ma nel match che ha rilanciato il morale di quasi tutti i ragazzi di Angelo Lorenzetti (meno Luca Vettori che è incappato in una giornata no proprio contro la sua ex squadra), si è vista una Azimut meno convinta e convincente, una squadra che non è stata capace di far suo un match che ha avuto a portata di mano.
Mazzone ha sintetizzato il rendimento della sua squadra con una frase particolarmente significativa: “Non siamo stati capaci di fare le solite cose straordinarie”. Il pensiero del bravo Daniele noi lo traduciamo così, “Se non giochiamo da fenomeni, vincere certe gare è difficile”.
Lo stesso centrale durante il match ha discusso con Urnaut verbalmente su una situazione di gioco, cose che succedono in gara, ma che hanno un peso diverso quando le cose non vanno per il verso giusto.
C’è da registrare anche l’episodio del mancato festeggiamento di Earvin Ngapeth con Rado Stoytchev (guarda il filmato in basso).
Modena ha, anche, protestato su un episodio “borderline” riguardo il regolamento: durante il tie-break Urnaut ha visto una invasione netta e per usufruire del videocheck ha strattonato la rete per fermare il gioco, ma gli arbitri non hanno dato seguito allo stratagemma e non concesso il controllo. La cosa ha suscitato un commento che sa di ironia di Bruno: “Certe volte si vede che non capisco le regole”.
Oggi Modena è terza in classifica, ma soprattutto da la sensazione di non aver ancora un suo gioco e di vivere sulle invenzioni di quei fuoriclasse che vestono la sua maglia. E sullo sfondo ci sono già delle voci di mercato che certamente non regalano serenità all’ambiente.
Foto Modena Volley