Quest’anno si sono già confrontate per la SuperCoppa (ed hanno trionfato le piemontesi campioni d’Italia in carica), ora nel giro di pochi giorni s’incontreranno due volte: sabato sera a Novara, mercoledì a Conegliano; la prima per il campionato, la seconda per la Champions League. Igor contro Imoco, ma anche Barbolini contro Santarelli. Il tecnico con il curriculum e più lungo e vincente della storia del volley tricolore, contro la novità, l’allenatore promosso per meriti sul campo alla guida di una delle squadre più forti e ambiziose del panorama italiano.
Una sfida nella sfida, che contrapporrà le due squadre che tutti gli addetti ai lavori pronosticano come le probabili finaliste scudetto. Come ci arrivano Novara e Conegliano al doppio big match?
Le piemontesi sembravano lanciate e sicure, poi sono scivolate a Monza davanti a Pedullà e Ortolani. Una battuta che ci può stare nell’arco di una stagione lunga e intensa, ma che comunque fa capire che c’è ancora qualcosa da sistemare nell’Igor. L’inserimento di Egonu precede secondo logica, ma chi pensava che per il grande talento azzurro il processo fosse tutto rose e fiori si dovrà ricredere. Paolina ha solo 19 anni e qualche alto e basso occorreva metterlo in preventivo. Una sconfitta al tie-break può essere davvero indolore se seguita da una bella prestazione sabato. Poi in Coppa lo scontro sarà frontale ed appassionante.
Le venete sono passate in pochi giorni dalla sconfitta in casa con Modena, al successo combattuto ma strameritato a Scandicci. L’Imoco, in attesa che arrivi la riapertura del mercato che le consenta di compensare la perdita della Easy, ha già fatto vedere tante cose buone e lanciato segnali positivi. Vincere a Novara vorrebbe dire allungare in testa alla classifica con tanti facilmente immaginabili benefici per il morale.
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