La Futura Volley, dopo aver ripreso a correre veloce con la vittoria casalinga per 3-0 nel derby lombardo contro Albese, si prepara ad affrontare un’altra lunga trasferta offerta dal calendario, ma con lo stesso obiettivo del successo. Le Cocche, infatti, scenderanno in campo domenica per il secondo appuntamento del girone di ritorno ad oltre 600 chilometri di distanza dal PalaBorsani per la sfida contro la Sirdeco Pescara.
All’andata fu netta la vittoria delle biancorosse che, trascinate dal duo Zanette-Furlan in serata di grazia, risolsero la pratica senza tropi grattacapi con un secco 3-0, senza appello per la Sirdeco.
Una sfida che si ripropone ora in una fase di campionato con le due compagini quasi ai poli opposti della classifica con la squadra di coach Amadio lanciata all’inseguimento della capolista Perugia e più che mai decisa a non perdere punti per strada.
Teresa Bosso la presenta così: “Sono molto contenta dalla partita che abbiamo disputato domenica scorsa contro Albese, una squadra molto ostica. Nonostante delle settimane molto intese con anche la gara infrasettimanale, in palestra stiamo avendo sempre un buon ritmo e una buona costanza. Personalmente sono felice e sto bene e sto cercando di dare sempre il 110% per raggiungere i miei obiettivi. Domenica incontreremo una squadra che non è da sottovalutare e lo ha dimostrato all’andata, non possiamo permetterci di perdere la concentrazione e lasciare punti per strada in una stagione così combattuta. Dobbiamo essere brave a imporre un alto ritmo fin da subito e mettere in campo la nostra pallavolo.”
Dalla parte opposta per le abruzzesi, se da un lato l’occasione è ghiotta per provare a conquistare una vittoria contro una delle prime delle classe utile a dare una svolta alla stagione, dall’altro quale ospite più scomodo da accogliere come le biancorosse lanciate a pieno ritmo. Tonello e compagne dal canto loro vogliono continuare a guardare solo a loro stesse e viaggiare spedite con la marcia ingranata limitando quanto più i danni di una trasferta lunga con una prova che consenta loro di fare rientro a busto senza gettare al vento troppe energie e con i tre punti ben stretti tra le mani.
Foto di Stefano Moroni