Beppe Cormio, interpellato da Andrea Scoppa per il Resto del Calino ed.Macerata, ha parlato degli ultimi due tasselli mancanti del roster che dovrebbe essere affidato a Giampaolo Medei nella prossima SuperLega: Marko Podrascanin e il giovane iraniano Poriya Hossein Khanzadeh, entrambi accumunati da un paio di situazioni di tesseramento da chiarire e superare
PODRASCANIN – “È chiaro che Marko è un giocatore di grande valore, ma al momento è atleta straniero e noi siamo interessati ad ultimare il reparto con un italiano. Pertanto è una possibilità che non dipende da noi ed è legata ai regolamenti. Oltretutto le regole cambiano anche mentre parliamo, perché è stata appena approvata una norma che permetterà dal primo luglio di tesserare un giocatore straniero anche del 2006… Lui ha già il passaporto italiano ma ripeto sono argomenti che vanno molto al di sopra della Lube. Stando alla regolamentazione attuale chi può decidere il cambio di federazione sono appunto la Federazione serba, quella italiana e quella internazionale. – poi ha aggiunto paragonando la situazione del Potke a quella di Rychlicki divenuto italiano per “meriti sportivi” – Non è un mistero, anzi c’è un documento ufficiale nel quale la Serbia ha chiesto alla FIVB di accontentare il giocatore che, aggiungo, vive in Italia ormai da 17 anni. Podrascanin ha manifestato il desiderio di finire la carriera alla Lube, ma noi al momento possiamo essere solo spettatori”.
L’IRANIANO PORIYA – “In effetti la nostra priorità è sistemare i martelli perché abbiamo solo due schiacciatori ricordando l’intervento fatto da Nikolov. La situazione è ingarbugliata per delle procure firmate dall’iraniano, ma è un prospetto che ci interessa moltissimo, nonostante la giovane età sta facendo molto bene con la nazionale alla Vnl”.