(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Da ieri sera a mezzanotte si dovrebbero conoscere le squadre che si sfideranno a Parigi nei tornei di pallavolo. Non vi stupite del condizionale, perché oggi come in passato i tecnici arrivano al momento delle scelte con un bel pizzico di tensione e indecisione in più del preventivabile. I dubbi crescono, le situazioni in bilico rimangono tali e i problemi fisici dei singoli protagonisti non lasciano dormire sonni tranquilli, neanche ad allenatori di grande esperienza e provata qualità.
Chi come me ha lavorato a lungo nel magnifico mondo del volley lo sa bene, sino all’ultimo ci possono essere dei ripensamenti o dei contrattempi.
A liste fatte nel 1988 in casa Italia Carmelo Pittera cambiò Paolo Merlo con l’infortunato (e ingessato) Andrea Lucchetta, per mantenere gli equilibri nello spogliatoio. nel 2000 Alessandro Farina fece 24 ore di viaggio dall’Italia a Sydney per l’incertezza delle condizioni di Mirco Corsano, per poi tornare indietro il giorno seguente. E sempre per rimanere in casa Italia ai Giochi di Rio 2016 Valentina Diouf, prima annunciata poi fu sostituita in extremis da Marco Bonitta.
Quest’anno tra le Azzurre nelle ultime settimane (quindi prima delle scelte finali) Velasco ha puntato su Giovannini tra le 12 e Spirito come 13ma, due elementi non pronosticati all’indomani delle prime convocazioni che sul campo negli allenamenti e per qualità tecniche hanno meritato di partire tra 2 settimane verso Parigi.
Ma dubbi veri ce li devono avere, ammessi o no, tre tecnici di altrettante candidate al podio femminile: Giovanni Guidetti, Daniele Santarelli e Karch Kiraly.
Il tecnico modenese della Serbia, dopo una preparazione “diversa” dagli altri ha reso pubbliche le sue convocazioni ieri, come prevede il regolamento ma con una formula insolita, proprio sottolineando le regole ha detto che in teoria (in pratica!?) può ancora cambiare 4 giocatrici…
La Turchia di Santarelli presenta in organico Hande Baladin, che non si allena in gruppo da diverse settimane. Le poche notizie che circolano al riguardo dicono che sta ritornando a disposizione in questi giorni. La personalità e le qualità della ragazza hanno consigliato il tecnico, che ha dominato a tutti livelli e su ogni panchina negli ultimi anni, di inserirla in squadra, magari coprendosi le spalle richiamando nel gruppo Meliha Diken, ma sicuramente deludendo il libero Simge Akoz, che ha espresso stupore vedendo il suo nome assente dalla lista, tanto da scrivere su instagram ai suoi tifosi “Mi dispiace informarvi che non potrò partecipare alla squadra a causa delle decisioni prese dal nostro team tecnico” Un disappunto educato, provocato dalla decisione di Santarelli.
Altra scelta complessa quella che ha fatto Karch Kiraly per gli Usa campioni uscenti. Il ct Usa ha lasciato in squadra Jordyn Poulter, assente dal campo da diverso tempo, esclusa dalle finali di VNL e su cui lo stesso Karch non più tardi della scorsa settimana (1 luglio) aveva detto: “Poulter ancora oggi non è in grado di fare tutto ciò che fanno persone perfettamente guarite”. L’ex regista di Novara è stata inserita nelle 12, con le spalle coperte da Micha Hancock come riserva a disposizione.
Morale le squadre per le Olimpiadi dovrebbero essere fatte, ma il condizionale ci sta tutto.
