(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) Uscita con un grande trionfo dalla Nations League la nazionale di volley femminile di Julio Velasco si è trovata all’improvviso dentro una realtà inattesa e per niente positiva. Poche ore dopo l’ultimo test agonistico giocato e perduto di misura con la Serbia campione del mondo: durante un allenamento congiunto ha perduto per un grave infortunio al ginocchio Alice Degradi.
Un grosso incidente di percorso per una squadra che aveva trovato il giusto equilibrio in campo, anche per la qualità degli avvicendamenti emersi nelle magiche giornate di Bangkok, in cui proprio il 28nne martello pavese aveva recitato un ruolo importantissimo, alternandosi con Caterina Bosetti, facendo capire che è arrivato il momento del suo decisivo salto di qualità, a cui era attesa dopo una carriera iniziata da giovanissima, di medio alto livello.
Una tegola per la squadra tricolore a meno di 3 settimane dall’inizio dell’Olimpiade, un colpo tremendo per la schiacciatrice, che è passata in poche ore dalla “preparazione dei bagagli per Parigi” al pensiero di una lunga lontananza dai campi di gioco.
IL POST. Alice, combattente nata ha cercato di reagire, come ha scritto in un post sul suo profilo instagram in cui emerge la sua forza d’animo e combattività: “Cara Italia, è sempre stato il mio sogno rappresentarti alle olimpiadi, il sogno di ogni atleta e anche il mio. Ce l’avevamo quasi fatta. Ma questa è la vita. Farò il tifo per le mie compagne anche da lontano e spero che realizzando il loro sogno realizzino anche il mio. La fortuna non è mai stata dalla mia parte ma col c***o che mollo. Sto già lavorando per tornare in campo anche se non sarà veloce, ma tornerò, e continuerò a lottare per i miei sogni nel cassetto perché la strada è ancora lunga.
Grazie a tutti per l’affetto ma ora devo prendermi del tempo per me.
Un grosso in bocca al lupo alle mie compagne, e amiche”.
CAMBIO. Con Degradi out, Julio Velasco, insieme ai suoi collaboratori Massimo Barbolini e Lollo Bernardi si è trovato a dover tamponare, seppur parzialmente, una emergenza. Poche ore dopo il ko ha richiamato in gruppo la giovane Stella Nervini (fresca vincitrice dell’Europeo U22) e Loveth Omoruyi, che sino ad oggi hanno fatto soltanto un paio di sedute di allenamento e che con ogni probabilità si contenderanno il posto vacante sino all’ultimo.
Proprio il reparto martelli è stato quello che sin dall’inizio della stagione ha avuto le più grandi difficoltà. Out per un infortunio alla spalla Elena Pietrini, il ct italo-argentino aveva puntato molto su Degradi e “lanciato” Giovannini. Ora dovrà prendere un’altra strada per contrastare le tante avversarie che troverà nel percorso che porta a quel podio che l’Italia non è mai riuscita a salire, ma che da tante edizioni dei Giochi insegue.
Quello degli infortuni è un problema che con il moltiplicarsi degli eventi colpisce tutte le squadre di vertice, anche in queste settimane ci sono grandi campionesse come le statunitensi, Poulter e Plummer, o come la turca Baladin che non sanno ancora se riusciranno ad essere in campo a Parigi, nell’Arena Sud n.1 che ospiterà il torneo e che proprio in queste ore è in allestimento.
JOLLY. Per la prima volta il Cio, in questa 33ma Olimpiade ha allargato l’organico alle nazionali di pallavolo ad una 13ma atleta (che alloggerà fuori dal Villagio), che potrà all’occorrenza sostituire una compagna infortunata. Ieri c’è stata una nuova disposizione che consentirà anche che la sostituzione non sia irreversibile e che in caso di un ulteriore di stop di un’altra giocatrice, la prima possa poi essere reinserita nell’organico.
Foto di Fiorenzo Galbiati