(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Prima giocatore poi in panchin accanto a tecnici importanti nel femminile In Italia. In seguito dirigente a Busto, ha vissuto anche due esperienze all’estero in Polonia, dove sarà ancora primo allenatore, e quest’anno ha lavorato anche nel settore maschile collaborando imn maniera fattiva nello staff della nazionale cubana.
Martino Volpini può essere definito un autentico giramondo del volley e in ruoli diversi. E’ proprio lui a parlarci dei cambiamenti degli ultimi tempi: “Dopo l’esperienza di Direttore sportivo a Busto ho ricevuto la chiamata in Polonia del Palac Bydgoszcz, squadra di Tauron Liga dopo l’esonero di Jakub Tecza, Era penultimo e per salvarci siamo riusciti a vincere due delle ultime partite. E’ stata la mia prima esperienza all’estero. Dopo l’esito positivo di quel finale di stagione il presidente mi ha proposto di rimanere per puntare nella nuova stagione ai play off piazzandoci nei primi otto posti del campionato. Con una formazione più esperta e con innesti mirati per avere una squadra più competitiva. Non sarà facile visto il valore di tante squadre che, tra le altre cose, affrontiamo ad inizio campionato, ma ci proviamo con un obiettivo diverso per una sfida stimolante”.
Volpini prova a spiegare le differenze fra la pallavolo polacca e quella italiana: “In Polonia ci sono giocatrici, e lo dimostra la nazionale, che non hanno molto da invidiare tecnicamente e tatticamente a quelle italiane. Quello che si è visto anche alle Olimpiadi è che la nazionale e la pallavolo italiana in generale è più fisica e gioca nel campionato più bello del mondo (adesso anche il più importante considerata la presenza delle campionesse olimpiche ndr). Proveremo a fare quel salto di qualità e in particolare punto su ricezione e difesa. Ho avuto la fortuna di avere avuto, come atleta, tecnici molto bravi e, prima di diventare primo, di collaborare con allenatori importanti e questo mi ha aiutato nel mio lavoro. Mi reputo davvero fortunato”. Nei primi mesi dell’anno l’esperienza a Cuba grazie ad un amico-campione: “Sono amico di Simon e con lui sono andato a Cuba. Voleva chiudere al sua carriera in nazionale partecipando alle Olimpiadi
Mi hanno proposto di dare una mano in Vnl dove Cuba cercava la qualificazione a Parigi. Un traguardo importante per il paese e per Simon. Ho collaborato per tre partite per cercare di studiare le avversarie. Purtroppo per Simon con la Serbia, Cuba, ha perso al tie break e non si è qualificata. E’ stata per me un’importante esperienza che mi ha arricchito e la prima vota nel maschile”. A Volpini abbiamo chiesto del campionato italiano e delle nazionali. “Come ho detto il campionato italiano è il migliore al mondo e, anche se non è una mia priorità, spero in futuro di tornare. Conegliano rimane la favorita con gli innesti di Gabi e Zhu ma Scandicci e Milano le renderanno la vita dura come Novara. Queste quattro formazioni possono contare su allenatori top.
Le nostre nazionali, anche se l’esito alle Olimpiadi è stato diverso, saranno sicuramente protagoniste ai Mondiali il prossimo anno (si svolgeranno in Thailandia ndr) e in grado di ambire a vincere una medaglia. Ma la qualità di gioco dimostrata da quella femminile a Parigi è stata quella che ha fatto la differenza compreso l’aspetto mentale. Velasco ha toccato in poco tempo i tasti giusti gestendo alla grande i rapporti con le giocatrici”.