Si avvicina l’ultimo banco di prova per i Block Devils prima dell’inizio ufficiale della stagione: domani e domenica la squadra sarà impegnata nella Jesi Volley Cup, quadrangolare al quale prenderanno parte, oltre alla Sir Susa Vim Perugia, l’Allianz Milano, la Cucine Lube Civitanova e la formazione francese del Tours.
La Jesi Volley Cup (che si gioca domani e domenica), secondo coach Angelo Lorenzetti, avrà una duplice valenza: non sarà solo un test per la preparazione alle competizioni in Italia, ma avrà anche un valore a livello europeo. I bianconeri affronteranno infatti, nella prima semifinale, proprio i francesi di Marcelo Fronckowiak: “Dopo la scuola polacca affrontare quella francese è un utile allenamento per la Champions perché ogni campionato ha le sue caratteristiche ed è utile conoscere quelle delle altre, quindi speriamo che sia un weekend altrettanto positivo come lo è stato quello in terra polacca”.
A Jesi sarà inoltre un’altra importante occasione per il tecnico bianconero per provare gli assetti e testare lo starting six: in occasione della Bogdanka Volley Cup, che si è disputata a Lublin lo scorso fine settimana, Yuki Ishikawa è stato schierato nel sestetto titolare nella semifinale, mentre il giorno seguente a scendere in campo dal primo minuto è stato Oleh Plotnytskyi. Quest’anno la gestione dei titolari, soprattutto degli schiacciatori è un argomento che merita una riflessione: “E’ un argomento non dico complesso, ma utile da affrontare – sottolinea Lorenzetti – lo abbiamo fatto già con la squadra, ma è utile affrontarlo anche per l’ambiente. Quando ci siamo trovati a parlare dei ruoli all’interno del gruppo e in campo, quando si è trattato di parlare del ruolo degli schiacciatori, ho evidenziato il fatto che al momento non ci sono dati che mi fanno dire che sia meglio scegliere un giocatore piuttosto che un altro nel ruolo di titolare, questo vuol dire che se non ci sono titolari, nessuno è titolare: questa è una differenza sottile, ma sostanziale nell’atteggiamento quotidiano da proporre in campo. I ragazzi sanno cosa ci vuole per provare a conquistare uno di questi spazi liberi. Ne abbiamo parlato, i ragazzi sono consapevoli e così andremo avanti fino a che non cambierà qualcosa di nuovo. E’ un argomento importante anche per l’ambiente perché dobbiamo essere consapevoli che il club di Perugia, dall’alto della sua esperienza, sa che ci vogliono tre schiacciatori bravi per essere competitivi in maniera costante durante la stagione e penso che lo scorso anno lo abbia dimostrato e questo è il motivo per cui ci sono questi tre bravi schiacciatori a Perugia. Se invece diventa un argomento per cercare sempre di giudicare una scelta dell’allenatore o il dare una motivazione su un risultato più o meno positivo può diventare qualcosa di interessante per una chiacchiera da bar tra amici, ma sicuramente è un qualcosa che non deve entrare dentro al nostro gruppo. Siamo tutti delle persone che lavorano per il bene di Perugia e speriamo di farlo al meglio possibile”.
Foto di Michele Benda