Pallavolo SuperLega – Davide Gardini il riscatto di Milano e le sue ambizioni

Tra i protagonisti della puntata di ‘After Hours – La Superlega di notte’, il talk trasmesso in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea Zorzi, Andrea Brogioni, c’era anche Davide Gardini, che nell’estate, lasciata Padova, si è trasferito a Milano dove avrà l’occasione di confrontarsi anche a livello internazionale in Champions League.

Il figlio del celebre Andrea, il capitano dell’Italia 3 volte campione del mondo oggi tecnico dell’Olympiacos Pireo, ha parlata del pronto riscatto della sua Milano, delle sua aspettative e delle sue ambizioni.
IL RISCATTO DELL’ALLIANZ – “Come abbiamo detto in settimana, all’esordio squadre come Taranto, Padova, Cisterna hanno sempre una grossa spinta. A Taranto è stata una partita complicata, non ci è entrato niente. In settimana c’è stata un’analisi tranquilla, ci siamo resi conto che abbiamo giocato una brutta partita e che non vorremmo ripeterla. Con la Lube è andata molto meglio”.
LA DIFFERENZA CON LA LUBE – “Battuta e ricezione hanno fatto la differenza. Noi abbiamo battuto benissimo, loro hanno avuto qualche difficoltà”.
IL “VOLO” DI SCHNITZER – “È il suo primo anno in Italia, si sta ambientando un po’. Ha fatto esperienze professionistiche in altre leghe, sta notando che in Italia il livello è diverso a livello di ritmi e connessioni, anche all’interno dello spogliatoio. Pallavolisticamente non è altissimo ma quando è in giornata vola, ha tanto potenziale. Quando riusciamo a trovare più ritmo in battuta, diventa un centrale interessante in tutti i fondamentali”.

MILANO, PADOVA E LA BICI- “Sono sempre in giro in bici, abito a cinque minuti dal palazzetto e non ha senso spostare l’auto. Milano è una realtà molto diversa da Padova, dove ho trascorso due anni straordinari, una città universitaria, più piccola, con tutto a portata di mano. Sto imparando a conoscere Milano, ogni volta che esco non capisco in che parte della città mi trovo. La città offre tanto”.
LA NAZIONALE – “Nelle ultime due Olimpiadi, che sono quelle che ho seguito di più, posso dire che sono una competizione a parte, dove ogni squadra può fare qualcosa di buono e le squadre forti possono fare molta fatica. L’Italia era in rotta per conquistare una medaglia molto buona, ma anche stavolta ha perso contro una squadra che ha espresso una gran pallavolo. Spero di esserci io alla prossima, ma chiunque ci sarà spero ci sia la possibilità di prendere una medaglia”.