Zoran Terzic rimane in prima pagina, si inseguono le voci che lo vogliono di ritorno sulla panchina della sua Serbia. Il tecnico serbo, intervistato da sport.business-gazeta.ru, ha parlato con chiarezza del suo futuro, delle sue giuste ambizioni di tornare a guidare un sestetto nelle grandi manifestazioni internazionali ed ha spiegato i motivi per cui quando c’è stata l’occasione non ha accetato le proposte di guidare le Azzurre.
ANCORA RUSSIA? – “Non è ancora chiaro. Parleremoremo con la dirigenza della Federazione. Probabilmente, in una situazione normale non avrei dubbi, ma la nazionale russa non gioca in tornei internazionali da due anni. Mi piacerebbe molto portare la squadra a un torneo importante come il Campionato del Mondo, ma non sappiamo quando si presenterà questa opportunità. È improbabile che accada nel prossimo futuro”.
SITUAZIONE DELUDENTE – “Ho partecipato a quattro Olimpiadi, cinque Campionati del Mondo e dieci Campionati Europei. Perdere un paio di tornei non è un problema per me, ma non è facile allenare senza poter valutare il proprio lavoro. Sono molto deluso dal fatto che una generazione molto, molto buona di pallavolisti russi non riesca a farsi vedere ora. Alle stesse Olimpiadi, la qualità della pallavolo non era di alto livello. Non c’erano squadre con più di uno o due giocatori di alto livello. La Russia li ha”.
RITORNO IN SERBIA – “Ci sono state delle trattative. Ma prima dobbiamo decidere con la Federazione Russa”.
NO ALL’ITALIA – La stampa europea ha scritto che l’anno scorso lei ha rinunciato alla Nazionale italiana: “È successo”.
PERCHE? – “Perché ero legato alla Nazionale russa. Finché avrò la possibilità di lavorare con la Serbia o con la Russia, non prenderò mai un’altra nazionale. È chiaro che nei club molto può essere deciso dall’entità del contratto. Ma la nazionale è fatta di emozioni. Le provo quando sento l’inno della Serbia o della Russia. Non riesco a immaginare di essere un allenatore dell’Italia o di un’altra nazionale.