Symone Abbott è giunta a Modena. A quasi un mese di distanza dalla chiusura della trattativa per l’ingaggio della giovane schiacciatrice americana, eccola pronta per iniziare la sua avventura bianconera. Gli ingaggi di Pietersen e Mingardi impongono che l’atleta classe 1996 proveniente da Northwestern University possa scendere in campo solamente dall’1 febbraio, ma queste settimane saranno utili per calarsi in una nuova realtà ed in un paese diverso, che Symone ha già avuto modo di apprezzare in passato: “Sono già stata in Italia due volte nella mia vita, non qua a Modena o da queste parti, ma a Venezia. Devo dire che questo paese mi piace molto, anche il cibo è molto buono o almeno quello che ho potuto assaggiare fino ad ora”.
La schiacciatrice non ha timore di doversi calare in un contesto nuovo perché la pallavolo, a suo dire, è uguale dovunque: “In questo periodo ho avuto modo di guardare alcuni match del campionato italiano, quelli che in America sono stati trasmessi su Espn. Tra le squadre che ho visto credo che Conegliano fosse la migliore e per quanto riguarda il gioco non credo ci siano grandi differenze fra il torneo NCAA e l’Europa. E’ vero, in America abbiamo una cultura diversa, ma sul campo non ci sono grosse differenze: cambiano i nomi dei set, il pallone, le sostituzioni e magari il modo in cui si svolge il riscaldamento, ma per il resto penso sia tutto uguale”.
In quest’avventura italiana e modenese Symone Abbott non guarda solo agli obiettivi sul campo, ma anche all’ambiente: “Mi aspetto di trovare supporto dai nostri tifosi, dal pubblico del PalaPanini. Questa mattina ho fatto un giro in città per fare shopping e ho incontrato alcune persone che mi hanno chiesto l’autografo. E’ stato un momento divertente e spero che questo supporto non ci manchi durante il resto della stagione”.