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Pallavolo A2 maschile – I verdetti rimandati all’ultima giornata sia in testa che in coda

(Saverio Albanese per iVolleymegazine.it) Sarà l’ultimo “giro di valzer” a decidere i verdetti definitivi di questo avvincente torneo cadetto maschile per la stagione 2024–2025, complice il clamoroso harakiri interno della Tinet Prata di Pordenone contro la matricola Fisiomed Macerata, unica formazione insieme alla Consar Ravenna a battere per due volte nel corso della stagione la prima della classe.

“Fai rumore”, parafrasando la canzone del cantautore aostano Antonio Diodato che ha trionfato al festival di Sanremo nel 2020, è più adatto a descrivere la sconfitta interna dei gialloblù che in casa chiudono la regular season con undici vittorie e due sole sconfitte, totalizzando 31 punti sui 39 disponibili, nessuno ha fatto meglio nel corso della stagione del sodalizio gialloblù guidato dal presidente Maurizio Vecchies.

A capitalizzare il “tonfo” interno dei friulani è stata il Gruppo Consoli Sferc Brescia, che aggancia i rivali a quota 53 punti (stesso numero di vittorie 18 e sconfitte 7– ma Pordenone è favorita attualmente da un miglior quoziente set +27, rispetto al +25 dei Tucani), per cui, sono costretti a fare bottino pieno nella trasferta conclusiva di Fano domenica prossima per conservare la leadership nella griglia dei play off.
Nella trasferta in terra veneta, la compagine guidata da Roberto Zambonardi ha piegato la resistenza di una combattiva Delta Group Porto Viro (reduce dai due exploit da tre punti contro Palmi e Reggio Emilia che le hanno sancito la permanenza matematica nella categoria in un girone di ritorno, comunque, a “tinte fosche”), trascinata da una prestazione gigantesca dell’ex azzurro Oreste Cavuto, top scorer del 12° turno di ritorno di Serie A2 Credem Banca, con 31 punti realizzati (27 attacchi punto). I Tucani nel turno conclusivo saranno impegnati sul taraflex amico in un derby lombardo di “capitale” importanza contro il Campi Reali Cantù, da vincere con il massimo scarto per sperare di superare al fotofinish la compagine friulana; di contro, invece, i canturini, si sono visti raggiungere a quota ventotto da Macerata dopo la sconfitta subita al “PalaFrancescucci” di Casnate con Bernate contro Aversa dopo oltre due ore e quattro tiratissimi parziali come si può evincere dai punteggio finale (18–25 25–22 26–28 23–25), con i campani che si sono dimostrati più lucidi nei momenti chiave dei parziali, e hanno trovato nel migliore realizzatore del torneo, l’opposto italo brasiliano Matheus Motzo e del martello bulgaro Gordan Lyutskanov, due certezze in attacco, autori di 23 e 14 punti.

Già sicura del terzo posto a quota 51 è la Consar Ravenna dopo il successo interno contro Acicastello, che ha accusato oltre misura le assenze in contemporanea di Sabbi e Manavinezhad (con entrambi è stato rescisso il contratto) oltre Argenta, nel terzo set perde anche Lombardo, infortunatosi alla mano destra, e che non ha saputo esprimere la sua migliore pallavolo. La squadra guidata dal rampante tecnico vibonese Antonello Valentini si è congedata dal “PalaDeAndrè” sfoderando una prestazione efficace in tutti i fondamentali (ace, 9 blocks vincenti, 68% in ricezione con il ragguardevole 92% di Marko Vukasinovic e 53% in attacco, con l’opposto Tommaso Guzzo a quota 18 punti e la banda Alessio Tallone con 14).
Riccardo Goi e compagni chiuderanno la regular season proprio a Macerata, formazione con il “vento in poppa” dopo il roboante successo a Pordenone, che sarà padrona del proprio destino: serve un punto per avere la certezza matematica della permanenza in Serie A2 senza aspettare i risultati di Cantù e soprattutto la Conad Reggio Emilia. Proprio la compagine reggiana con il quarto exploit esterno in Calabria con il massimo scarto, sperava di aver messo un preziosissimo “mattoncino” nella infuocata bagarre per evitare la scomoda penultima posizione per fare compagina nella prossima stagione agonistica in Serie A3 alla retrocessa OmiFer Franco Tigano Palmi. A Rocco Barone e compagni, purtroppo, non basterà centrare un successo pieno domenica prossima al “PalaBigi” contro la Emma Villas Siena, la squadra più in forma nell’ultimo scorcio di stagione con una striscia aperta di sette vittorie consecutive (superata agevolmente Fano con il punteggio di 3–0), ma la loro permanenza nella seconda categoria nazionale dipenderà anche dai risultati che matureranno dalle sfide Macerata – Ravenna e Brescia – Cantù.

Un’altra sfida molto intrigante sarà quella tra Evolution Green Aversa e MA Acqua San Bernardo Cuneo, che metterà in palio il quarto e quinto posto finale, separati da due soli punti in classifica (48 contro 46), antipasto di quello che potrebbe vedersi nel primo turno dei Play Off: ai campani, reduci dalla sofferta in terra lombarda contro Cantù, basterà un solo punto per conservare il prestigioso piazzamento, mentre la compagine cuneese dovrà centrare una vittoria da tre punti per scalzare i rivali in classifica generale.
Sconfitta indolore per la Cosedil Acicastello a Ravenna (3–0 il finale) che entra comunque da settimi negli spareggi post season. Una citazione è doverosa per la compagine abruzzese Pineto sconfitta a Cuneo per tre a zero, che chiuderà il torneo con un insperato quanto meritato ottavo posto finale attualmente a quota 35 punti, bottino che potrà essere migliorato nell’atto conclusivo di domenica prossima in casa contro la già retrocessa OmiFer Franco Tigano Palmi.
Stesso identico discorso per la matricola Smartsystem Essence Hotels Fano, che occupa al momento il nono posto, sconfitta a Siena per tre a zero, che sotto la guida di un tecnico di navigata esperienza per la categoria come Vincenzo Mastrangelo, ha disputato un torneo in linea con le aspettative societarie, rimanendo in pianta stabile nella “confort zone” della graduatoria generale, scaturito tra l’altro da un ottimo rendimento casalingo condito da sette vittorie sulle dieci complessive, dove ha totalizzato 21 punti sui 31 complessivi, con “scalpi” eccellenti come quelli contro Cuneo (3–2), Acicastello (3–1) e Siena (3–0).

Foto di Fabrizio Zani