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Pallavolo A3M Play off – Negrini Acqui Terme sbanca il “PalaCalafiore” e vola in finale

(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) La corsa alla promozione in Serie A2 si ferma ad un solo passo dal traguardo per la Domotek Reggio Calabria, piegata a stretto giro di posta ancora una volta al quinto e decisivo parziale da una combattiva e mai doma Negrini CTE Acqui Terme. Una sfida equilibrata, dall’esito incerto, con quattordici parziali giocati, che la compagine acquese ha conquistato mostrando quella “ferocia agonistica” indispensabile per centrare questo roboante exploit.
Alla formazione dello Stretto, invece, non è bastato il passionale incitamento dei propri supporters per arrivare all’atto conclusivo e giocarsi il salto di categoria contro la Rinascita Lagonegro, che aveva sconfitto nelle due gare di regular season (3–2 al “PalaCalafiore” nel girone ascendente e 1–3 in terra lucana nella sfida di ritorno), ma al di là dell’amaro in bocca per questa quarta sconfitta stagionale dopo quelle rimediate con Gioia del Colle (2–3), Sorrento (1–3) e Ortona (2–3) la prima stagione in Serie A3 resta ampiamente positivo.

Contro la compagine dell’hinterland alessandrino, i reggini nel set iniziale sono rimasti a braccetto fino alla fase centrale (4–4/ 8–8/ 12–12/ 17–17/), ma il break decisivo di cinque punti a zero viene propiziato con un muro imperioso di Federico Mazza su Alessandro Stufano, un attacco vincente di capitan Botto, inframmezzati dagli errori di capitan Laganà e dell’argentino Soncini, e un altro muro punto di Davide Cester a stoppare ancora una volta il tentativo di Marco Soncini (17–22). Il punto risolutivo lo mette a terra Cester, schierato nello starting six nel ruolo di opposto dal tecnico Michele Totire per Mattia Pievani, con l’ex nazionale azzurro autore di una prestazione maiuscola, condita da 22 punti, due dei quali a muro, uno dai nove metri, con il 44% di efficienza sui 43 palloni attaccati.
Con il vento in poppa, la formazione ospite spinge sul piede dell’acceleratore scavando un piccolo tesoretto (5–8/ 7–11/ 9–12/), ma un contro break di cinque punti a zero consente reggini il primo vantaggio nel secondo parziale (14–12). Le due squadre non mollano un colpo e due punti consecutivi dello Slovacco Mical Petras, consentono agli ospiti di riportarsi in vantaggio (20–21). Sul rettilineo finale il solito attacco vincente firmato da capitan Laganà un servizio vincente di Soncini, un contrattacco di Lazzaretto dopo uno scambio intenso e un muro di Alessandro Stufano sulla conclusione del sempreverde Iacopo Botto, rimettono il match in perfetto equilibrio (25–23).

Il terzo parziale corre sul filo del più assoluto equilibrio (8–7/ 16–15/ 20–21/), con gli acquesi che con un primo tempo di Davide Esposito arrivano alla prima palla set, annullata dall’errore dai nove metri del neo entrato Andrea Garrone. Lo stesso Esposito si esalta con uno stampone a Lazzaretto, ma Petras vanifica tutto con una conclusione errata. Lo slovacco rimedia subito dopo regalando la terza palla set consecutiva, ma l’errore al servizio di Cester rimette il punteggio in equilibrio (26–26), che resta tale con l’errore dai nove metri di Pugliatti e la conclusione vincente successiva del patavino Lazzaretto. L’equilibrio lo spezza definitivamente il capitano Iacopo Botto, con due attacchi risolutivi, che consentono agli alessandrini di riportarsi avanti nel punteggio (27–29).
Il quarto parziale è un copia e incolla del set precedente (8–8/ 11–13/ 16–14/ 21–21), ma la lucidità in attacco di capitan Laganà, Picardo (a muro sulla conclusione di Botto), Lazzaretto e l’errore finale dai nove metri del capitano Iacopo Botto, premia la formazione di casa, che rimette la contesa per la seconda volta in perfetta parità (25–22).
Il parziale corto inizia con due muri vincenti di Petras e Mazza sulle conclusioni di capitan Laganà. Gli ospiti mantengono con autorevolezza il doppio vantaggio e subito dopo il cambio campo allungano con i colpi risolutivi di Petras e Botto (6–10). L’inerzia resta nelle mani solide degli acquesi che con i sigilli dello slovacco, festeggiano il meritato “pass” per giocarsi la promozione in A2 contro Lagonegro.

“Se già era un risultato storico arrivare a gara tre della semifinale Play Off, questo lo è ancora di più – commenta a fine gara il numero uno del team acquese Raffaella Caria–. Non è un risultato inaspettato, ma costruito. Una impresa a dir poco epica, frutto di un lavoro di costruzione svolto nel corso della stagione. A Valenza è stata dura riprendere in mano le sorti dell’incontro, mentre nella gara decisiva di Reggio Calabria, probabilmente, conoscendo meglio i nostri avversari ed il palazzetto, abbiamo dimostrato una forza e una grinta leonina”.
Non sta nella pelle nemmeno il tecnico Michele Totire: «La vittoria al “PalaCalafiore” è a dir poco incredibile. I miei ragazzi sono stati encomiabili, dimostrando una voglia ed una determinazione incredibile che ha avuto la meglio su tutto e questa sensazione si è percepita già a poche ore dalla sfida di spareggio. Un plauso è doveroso ai nostri avversari – prosegue l’ex tecnico tra l’altro delle nazionali italiane giovanili–che non hanno mollato di un centimetro, rimettendo in piedi il match nella seconda e quarta frazione, ma siamo stati diligenti e lucidi nelle fasi salienti del tiebreak a portare a casa una qualificazione meritata».

Domotec Reggio Calabria –Negrini CTE Acqui Terme 2–3 (19–25 25–23 27–29 25–22 8–15)
DOMOTEK REGGIO CALABRIA: Pugliatti 1, Laganà cap. 18, Stufano 2, Picardo 10, Lazzaretto 24, Soncini 13, De Santis (L1); Lamp 1, Murabito 4, Giuliani n.e., Galipò n.e., Zappoli Guarenti n.e., Lopetrone (L2) n.e., Georgiev n.e.. Allenatore: Antonio Polimeni
NEGRINI ACQUI TERME: Bellanova 2, Cester 22, Esposito 10, Mazza 7, Botto cap. 18, Petras 28, Brunetti (L1); Garra, Garrone, Biasotto n.e., Trombin (L2) n.e., Pievani n.e.. Allenatore: Michele Totire
Arbitri: Gasparro di Agropoli e Pecoraro di Palermo