L’obiettivo espresso più volte da Marco Fenoglio dopo l’arrivo sulla panchina della Liu Jo Nordmeccanica era quello di chiudere le regular season al quarto (o al massimo al quinto posto) per evitare un quarto di finale contro una big. Ma la sconfitta con la Saugella di fatto ha detto che così non sarà. Anzi se come tutto lascia intendere Modena chiuderà la prima parte del campionato come sesta in classifica ha molte probabilità di ritrovarsi all’inizio della corsa tricolore contro l’Igor Novara che dopo il trionfo in Coppa Italia, sembra la più attrezzata per arrivare allo scudetto.
Si può dire che il cammino di Modena è stato sino ad oggi davvero al di sotto delle aspettative. La squadra è stata prima allestita puntando su giocatrici di qualità ed esperienza. Poi, diciamo, rivisitata con gli innesti di ben tre elementi: la rivelazione Mingardi, la collaudata Pietersen e la statunitense Abbott. I risultati non sono arrivati con la sperata continuità (anche se c’è la parziale scusante dell’infortunio a Calloni) e le note liete sono state abbastanza limitate.
In primissimo piano sotto questo aspetto il grande campionato giocato sino ad oggi da Caterina Bosetti. A 24 anni “Cate” ha raggiunto la piena maturità agonistica, per la gioia dei tifosi del PalaPanini (sempre presenti in buon numero), ma anche del ct azzurro Davide Mazzanti, che dopo l’estate 2017 si è ritrovato una giocatrice di livello, brava in tutti i fondamentali. Insomma c’è più di una conferma che l’Italia oggi possa contare pienamente su quel talento che aveva stupito mezzo mondo quando fu nominata Mvp del vittorioso Mondiale juniores 2011.