(James Taboo per iVolleymagazine.it) L’interminabile trasferta azzurra della prima VNL maschile si chiude, purtroppo, nel segno della delusione. L’Italia perde per 3-1 (27-25 18-25 25-19 25-23) contro una Australia, come sempre combattiva, ma non trascendentale e lo fa dando la sensazione di non credere nelle sue possibilità. Forse è questo l’aspetto più negativo. La squadra di Blengini in dodici gare ha collezionato sette vittorie e cinque sconfitte, molte davvero inattese come quella odierna. Un ko inaspettato, che vanifica il buono portato dalla sofferta vittoria con la Corea del Sud, che unito alle sconfitte di alcune avversarie dirette aveva consentito al sestetto tricolore di issarsi al sesto posto (l’ultimo buono per andare in Francia alle F6) a ridosso delle formazioni che la precedono. Per essere certa di andare a Lille la squadra azzurra dovrà cercare il pieno di affermazioni nelle giornate di Modena, che ospita l’ultima pool della prima fase.
Le avversarie di chiameranno Francia, Russia e Stati Uniti, come dire gran parte del gotha del volley mondiale. Non sappiamo ancora come sarà composta la formazione italiana, se Colaci, Juantorena e Zaytsev torneranno a disposizione, se Giannelli potrà riprendere la “sua” cabina di regia, dopo i problemi fisici. Quel che già sappiamo è che per uscire vivi dalla pool del dentro o fuori occorrerà trovare colpi e coraggio. Dimenticando ciò che è stato.
Contro l’Australia Blengini ha mandato in campo l’ennesimo sestetto inedito con Baranowicz in regia, Sabbi opposto, Anzani e Mazzone al centro, Maruotti e Randazzo di banda, Rossini e Balaso ad alternarsi come liberi. Filippo Lanza è rimasto tutto il match in panchina, la sua forma non ottimale ha consigliato così il ct. Ben presto Sabbi è stato sostituito da Nelli e nel corso del match più volte Parodi è stato usato al posto di un Randazzo altalenante. I brevi ingressi di Candellaro e Spirito non hanno lasciato nessun segnale positivo.
Guidati dalla buona regia di Arshdeep Dosanjh gli australiani hanno giocato la loro onesta partita. Nel primo set sono stati ampiamente avanti, ma hanno vinto ai vantaggi chiudendo 27-25. Nel secondo hanno subito il ritorno azzurro, ma dal terzo in poi, tranne nel finale di gara quando l’Italia ha cercato con la forza della disperazione di evitare il ko, hanno approfittato dei problemi azzurri in molti fondamentali. I ragazzi di Lebedew hanno sempre condotto il gioco e portato a casa una vittoria significativa, per una formazione che si sta ricostruendo.
Nelle file italiane pochi i singoli in luce: la regolarità di Gabriele Maruotti, che è stato il miglior realizzatore con 16 punti, discreto l’ingresso di Nelli. Soprattutto da segnalare la bella prova a muro di Anzani (6 vincenti) che nel finale di gara ha accusato una leggera distorsione alla caviglia destra che non gli ha impedito di concludere il match.
Domani il rientro in Italia, dopo quattro settimane: riusciranno gli appassionati di Modena ad infondere l’entusiasmo indispensabile per battere gli squadroni avversari e volare a Lille?
ITALIA-AUSTRALIA 1-3 (25-27, 25-18, 19-25, 23-25)
Italia: Baranowicz 1, Maruotti 16, Randazzo 7, Mazzone 8, Anzani 12, Sabbi 2, Rossini (L). Balaso (L), Parodi 3, Nelli 13, Candellaro, Spirito. Ne: Lanza, Cester, All. Blengini
Australia: Dosanjh 1, Sanderson 9, O’Dea 7, Mote 9, Smith 13, Hodges 20, Perry (L). Peacock, Staples, Hone, Carroll. Ne: Graham, Richards, Walker (L). All: Lebedew
Arbitri: Yamamoto (JPN), Al Booshi (UAE)
Spettatori: 831 Durata set: 29’, 26’, 27’, 28’
Italia: 4 a bs 7 mv 10 et 35
Australia: 2 a bs 6 mv 8 et 29