#Pallavolo Verso il Mondiale maschile – Gianlorenzo Blengini e le ultime scelte

(James Taboo per iVolleymagazine.it) Una battuta di spirito (forse inopportuna ndr) dell’assessore allo sport del Comune di Padova come riporta Massimo Salmaso su Il Gazzettino-Padova, ha aperto ieri la presentazione della sfida di domenica tra Italia e Cina nella Città del Santo: ”Devo dire che confermeremo la gara solo se Luigi Randazzo farà parte della rosa definitiva per il Mondiale…”, portando in luce il tema più importante delle due gare contro il sestetto asiatico: la scelta finale di Gianlorenzo Blengini, sui 14 da portare al Mondiale.
Per il ct azzurro questo forse è il momento più difficile e delicato di tutta la preparazione. Dopo queste scelte (il gruppo tricolore è ancora composto da 16 elementi e deve essere ridotto a 14 ndr), che chiariamo subito riguardano dei ricambi che in un Mondiale lungo e faticoso posso diventare fondamentali, capiremo di più anche di che tipo di alternative ha predisposto il tecnico torinese per dare l’assalto ad una medaglia che l’Italia a livello di Campionato del Mondo non vince più da 20 anni.
Senza più nessun dubbio per i componenti la diagonale, alzatori e opposti; con il reparto liberi deciso e collaudato, a Blengini rimane da decidere quali martelli portare alle spalle di Juantorena e Lanza, con Antonov, Maruotti e Randazzo che si contendono due maglie; e a quale centrale dare fiducia oltre ad Anzani, Mazzone e Cester che crediamo già sicuri di avere una delle 14 maglie. L’ultimo nome dovrà uscire tra il giovane Russo, allevato dal Club Italia che in un paio di mesi ha guadagnato tantissime posizioni, e Candellaro.
Tante sensazioni contrastanti alla vigilia, sulle gerarchie che dovrebbero essere sancite e confermate dalla sfida di Padova. Sorprese? Difficili da pronosticare, ma un Mondiale è un Mondiale e tutto è possibile: alla vigilia del trionfo brasiliano del 1990 nell’ultima amichevole contro Cuba a Roma Velasco entrò in campo con Pasinato certo del viaggio in Sudamerica, poi al suo posto portò Roberto Masciarelli. L’istinto dei tecnici spesso porta a cambiamenti repentini…