E’ la Cina che festeggia nel remake dell’ultima finale Mondiale, che ha aperto la Final Six di Nagoya. Gli Stati Uniti belli e convincenti per quattro set si devono inchinare nel tie-break al sestetto asiatico che si è imposto 3-2 (25-22 19-25 20-25 25-23 15-9). I numeri del match parlano di una sfida equlibrata (104 punti messi a segno da entrambe le formazioni), con una leggera supremazia delle campionesse del mondo uscenti in attacco (71-66), compensata da una leggera supremazia a muro (15-13) e più netta al servizio (5-1) delle cinesi. E’ stata comunque una gara di alto livello, come del resto si sta dimostrando sinora tutto il Campionato del Mondo. A livello individuale la sfida dei bomber l’ha vinta davvero di misura Zhu Ting con 25 punti messi a terra contro i 24 di Kimberly Hill.
La Cina è apparsa meno concreta rispetto alle ultime quattro sfide della seconda fase, ma con grandi risorse in panchina per cambiare volto alla squadra, Gli States sono stati “traditi” da Kelly Murphy che ha messo a terra soltanto 4 palloni e non ha inciso nei 4 set in cui è stata in campo.
CINA-STATI UNITI 3-2 (25-22 19-25 20-25 25-23 15-9)
CINA: Zhu 25, Yan 13, Gong 7, Zhang 12, Yuan 10, Ding 1, Wang (L). Hu, Zeng 6, Yao. Ne: Yang, Liu, Lin (L). all. Lang Ping.
STATI UNITI: Lloyd 4, Larson 17, Adams 15, Murphy 4, Hill 24, Akinradewo 18. Robinson (L). Hancock, Wilhite, Bartsch. Ne: Dixon, Gibbemeyer, Courtney. All. Kiraly.
ARBITRI: Collados (Fra) e Kang (Kor).
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