A meno di quarantotto ore dalla semifinale il ct Davide Mazzanti ha raccontato come la sua squadra ha costruito il suo eccezionale Mondiale e come arriva alle due gare più importanti: “Siamo ultra concentrati sulla semifinale, conosciamo bene la Cina e stiamo sfruttando questi giorni di pausa per riguardare le 6 partite che hanno disputato dopo la nostra prima sfida. Vogliamo limare qualche dettaglio rispetto alla gara di Sapporo. Siamo pronti a scendere in campo per giocarci questa grande opportunità, le ragazze hanno tantissima voglia di confrontarsi con una tra le migliori formazioni al mondo contro cui spesso abbiamo giocato alla grande”.
“Una delle chiavi della partita – prosegue Mazzanti – sarà la gestione dei loro primi tempi perché hanno dei centrali che sono veramente insidiosi da marcare, quello sarà il primo aspetto importante. Dovremo poi gestire molto bene la nostra fase muro-difesa sui loro attaccanti principali e quindi limitare il più possibile la Zhu che è il loro terminale offensivo di riferimento. In più le cinesi possono contare su delle altre attaccanti che alternano in base alle diverse situazioni. Quando si trovano in difficoltà fanno spesso ricorso alla panchina e ho visto che nelle altre partite le nuove entrate si sono comportate molto bene, sarà fondamentale prendere le adeguate contromisure anche contro queste giocatrici.”
“All’inizio dell’estate avevo detto alla squadra la frase “Noi siamo l’Italia”, – spiega il tecnico tricolore – l’idea era quella di creare con le ragazze un’identità di gioco che in campo ci contraddistinguesse. Il periodo di preparazione è stato difficile e lungo, però ci ha permesso di arrivare sino questo punto e di trovare la nostra identità, anche se io ho detto alle ragazze che non so preciso come sia accaduto, ma’ l’importante è che loro lo abbiano messo in campo.”
“Secondo me nelle ultime due partite ci hanno attraversato dei sentimenti che erano leggermente diversi rispetto a quello delle prime gare – l’analisi del Ct – questo ha cambiato un pochino la nostra aggressività e il modo di fare le cose. Alle ragazze ho detto di tenersi stretta quella dell’identità, perché è solo nostra ed è il fattore che ci permette di fare cose incredibili.”
“Quello che sta accadendo in Italia e tutto l’affetto che stiamo ricevendo è assolutamente inaspettato. – conclude Davide – Credo che le ragazze siano portatrici di tanti messaggi positivi, e il fatto che stiano facendo emozionare e innamorare tante persone alla pallavolo è qualcosa di bellissimo. Sapere che dietro di noi c’è tanta gente che ci supporta è una cosa che ci inorgoglisce ancora di più e ci fa capire quanto importante sia stato il nostro percorso. Tutto questo rappresenta per noi una dose ulteriore di energia per le prossime decisive partite.”
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