(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Sono tanti giorni che l’Italia sportiva ha la febbre. Una febbre azzurra per le ragazze di Davide Mazzanti, che come una epidemia ha conquistato televisioni e giornali. Un Mondiale iniziato in sordina, nascosto per “colpa” degli azzurri su RaiSport e poi divenuto fiore all’occhiello di RaiDue. 
Per chi ama la nostra disciplina la rassegna stampa di oggi è da stampare come si faceva prima dell’era digitale e conservarla gelosamente per rivederla nei giorni e negli anni che verranno. Prime pagine e articoli di fondo per raccontare e cercare di spiegare come un gruppo di ragazzine, con un paio di sorelle maggiori sia riuscita a diventare un complesso coeso e vincente, capace di esaltare oltre 20 giorni di battaglia e di vittorie.
L’entusiasmo è contagioso, come la celebre “asiatica”, 
l’influenza che negli ultimi decenni ha costretto sotto le coperte milioni di persone. Un entusiasmo che la pallavolo in Italia sono decenni che propone con grande regolarità. Un entusiasmo che scoprimmo proprio in Giappone 30 anni fa, quando iniziarono le trasferte in questo lontano paese, che avrebbero coperto di gloria e di medaglie tutto il volley italiano. Guardate le migliaia di persone che con di buon mattino si sono messe in fila davanti alla Yokohama Arena per godersi le ultime due partite di un Mondiale che in tanti ricorderanno per anni.
In attesa che cominci quella che comunque finirà la sfida Italia-Serbia, sarà la grande festa finale.
