(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Non è stata premiata come Mvp del Mondiale, perché è un usanza dare questo riconoscimento ad un’atleta della squadra che trionfa, ma Paola Egonu è stata la vera protagonista del Mondiale giapponese. Lo dicono i numeri e ancora di più lo dice quanto abbia pesato nel cammino azzurro il suo fantastico rendimento.
Che Paoletta potesse diventare una fuoriclasse lo pensavano tutti, qualcuno ce lo aveva detto che era ancora poco più di una bambina, lo stesso Davide Mazzanti che incrociammo nel maggio 2014 a Montesilvano in un torneo di Qualificazione mentre era alla guida della nazionale juniores ci disse esplicitamente che quella ragazzina lunga e magra, un giorno sarebbe diventata la numero 1. Probabilmente non immaginava che sarebbe accaduto con lui sulla panchina dell’Italia.
Da quel giorni, che anticipò di qualche settimana l’esordio della ragazza di Cittadella nella seniores di Bonitta non l’abbiamo più perduta di vista, l’abbiamo seguita passo passo in una carriera a dir poco eccezionale, che l’ha vista esordire ai Giochi Olimpici a soli 17 anni, dopo aver spinto le azzurre con i suoi punti l’Italia a superare (contro pronostico anche se nessuno oggi se lo ricorda) una doppia qualificazione olimpica.
Paola Egonu ha chiuso il Mondiale con un bottino da fantascienza di 324 punti (275/563 in attacco in sole 13 gare), 26 muri vincenti e 23 battute messe a segno. L’opposto veneto in una giornata sola ha scritto una tripla storia, siglando 45 punti su 88 attacchi in semifinale contro la Cina: mai nessuna atleta aveva fatto tanto in una singola gara di un campionato del Mondo (il precedente era della kazaka Pavlova con 4o), mai nessuna italiana aveva segnato tanto in una partita con la maglia azzurra (nell’era del cambio palla Simona Rinieri ne aveva segnati 44), mai nessuna aveva schiacciato tanti palloni in un incontro così importante. Nel corso del Mondiale ha schiacciato palloni più volte oltre i 99 kmh, lei che ai Giochi di Rio ha servito a 101 kmh (record assoluto). Paola Egonu la donna che al primo anno di A1 ha marcato 46 punti in un solo incontro. Insomma si scrive Egonu e si legge record.