(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Di seguito pubblichiamo la lettera aperta che il presidente della Lega Femminile Mauro Fabris ha inviato al direttore della Gazzetta dello Sport e la risposta del numero 1 della rosea, riguardante lo spazio dedicato in prima pagina alla vicenda affettiva di Paola Egonu. Nel nostro piccolo non abbiamo insistito a scrivere più di tanto sulla decisione della campionessa azzurra di rivelare alcuni risvolti della sua vita affettiva. La libertà, come la intendiamo noi, da il diritto ad ogni singola persona di seguire la sua indole, nel rispetto della vita sociale. E’ stata questa una grande conquista intellettuale, maturata nel lungo periodo della storia umana tenendo conto delle logiche differenze che esistono tra individui. E’ difficile scrivere di certi argomenti, perchè ognuno vede il mondo dalla sua ottica e proprio per avere verso tutti il massimo rispetto. Quello su cui possiamo con la più assoluta modestia dire la nostra riguarda l’informazione. La lunga cavalcata mondiale delle Azzurre ci ha fatto conoscere in tutti i particolari il fenomeno pallavolo italiana ed in particolare quello del settore femminile. Nel momento in cui tante protagoniste di quelle meravigliose giornate giapponesi tornavano ad affrontarsi per conquistare il primo importante trofeo della stagione, ci aspettavamo dal numero uno dei mezzi d’informazione sportivi un segnale forte sul cambiamento di valutazione che si è meritato il movimento, con una importante vetrina in prima pagina. La scelta editoriale è stata diversa. Per cui ci permettiamo soltanto di dire: lasciamo Paola vivere la sua vita e parliamo del nostro magnifico sport. Il dibattito in punta di fioretto lo lasciamo a personaggi di spessore decisamente più alto del nostro, che si sono sentiti in dovere di commentare e rispondere la decisione di dare maggiore valore al bacio di Paola rispetto alla vicenda sportiva.
La lettera aperta di Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, al Direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti su Paola Egonu e la Supercoppa:
“Caro Direttore, prima di tutto La voglio ringraziare per lo spazio che state dando alla pallavolo femminile in questo periodo. Dal mio punto di vista è uno spazio ottenuto, sul campo è proprio il caso di dire, grazie al grande Mondiale che hanno fatto le azzurre e agli sforzi, organizzativi e i termini di investimenti, compiuti dai nostri Clubs (sempre finalisti in Champions League nelle ultime 4 edizioni) e dalla Lega negli ultimi anni (qualcuno dubita ancora che la nostra Serie A1 rappresenti il Campionato più bello del mondo?), ma ci inorgoglisce il fatto che un giornale come la Gazzetta abbia questa sensibilità.
Posso tuttavia porre, nel rispetto totale delle persone, tre domande a proposito del modo in cui oggi il Suo giornale ha dato conto ai propri lettori della spettacolare partita di Supercoppa di Lega di ieri sera tra due squadre, Imoco Volley Conegliano e Igor Gorgonzola Novara, in cui giocano tantissime campionesse e quasi tutta la nostra Nazionale?
Guardando la Gazzetta oggi mi sono posto un dubbio: mettere così tanto l’accento sul bacio tra Egonu e Skorupa è sinonimo davvero di una “uguaglianza” raggiunta? Oppure sottintende che per grande parte della società la dichiarazione pubblica di un amore omosessuale non sia così scontata e soprattutto accettata?
Non ho tutte le risposte, ma volevo condividere con Lei questa mia perplessità: se diciamo che è una cosa così normale, come bene hanno scritto sempre sulla Gazzetta di oggi (Fuorigioco – Gazza Caffè) Maurizia Cacciatori e Andrea Zorzi, perché riservare ad essa la prima pagina (ci sarebbe stata comunque per l’evento?) e più foto rispetto alla partita giocata e a tutte le altre protagoniste in campo (ad esempio la MVP Fabris… non siamo parenti) nel servizio dedicato alla grande sfida a cui abbiamo assistito?
Nella speranza che la nostra collaborazione anche grazie a ‘V come Volley’ possa svilupparsi ulteriormente, cordialmente La ringrazio e La saluto“.
La risposta del Direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti:
“Caro Presidente, la sua lettera, invero assai garbata, pone interrogativi più che leciti. Le confesserò che anch’io non ho verità rivelate al riguardo. Noto solo che il bacio in pubblico tra due atlete famose in uno sport così importante e seguito è, almeno in Italia, una novità forte. Giornalisticamente, insomma, la notizia c’è. Ed è da prima pagina perché indica un cambiamento nel costume che si fa largo (faticosamente) anche nello sport. Che poi tutto questo sia veramente, come spero, un passo avanti nella direzione dell’emancipazione e dell’uguaglianza oppure possa essere visto come un tabù di ritorno è materia di interpretazione soggettiva in cui non mi avventuro. Mi preme testimoniare soltanto che la voce e sentimenti più veri della Gazzetta stanno dalla parte dei diritti civili. Il fatto che una bellissima partita sia passata in secondo piano, invece, è spiacevole. Probabilmente meritava anch’essa un titolo e per questo faccio ammenda con Lei e con il movimento. Tuttavia, come ha sottolineato correttamente, non si può dire che la Gazzetta trascuri o non abbia a cuore il volley femminile… Diciamo che la vicenda della Egonu mette tutti, noi compresi, in una situazione nuova che invita a riflessioni importanti. Cercare un equilibrio tra pubblico dibattito e tutela della privacy è un esercizio difficile nell’era dei social. Ma non impossibile. Riuscirci è interesse di tutti, anche e soprattutto dello sport. Un cordialissimo saluto e ancora un sincero apprezzamento per la pacatezza delle sue critiche”.