#Pallavolo – Dragan Travica parla di nazionale senza peli sulla lingua

Con la “sua” Kioene Padova sta vivendo una bellissima SuperLega e con merito è tornato sulla ribalta. Parliamo di Dragan Travica sul cui nome da quell’estate 2015 si dibatte anche in chiave azzurra. Intervistato da Massimo Salmaso per Il Gazzettino, Drago è tornato a parlare di nazionale e lo ha fatto alla sua maniera senza peli sulla lingua. Questi alcuni passaggi dell’intervista:
Vogliamo parlare di Nazionale? “Parliamone…”.
Da quel luglio 2015, quando Berruto allontanò lei Zaytsev, Randazzo e Sabbi dal ritiro della nazionale, sono passati più di tre anni. “Io da quella notte non ho più sentito nessuno della Fipav. Silenzio assoluto”.
Forse la Nazionale avrebbe bisogno ancora di questo Travica. Giannelli a parte. “Non so cosa pensare. Dico solo che non sono esclusivamente i meriti tecnici a determinare certe scelte. Purtroppo è così. So che i tecnici apprezzano le mie doti, ma a livello dirigenziale nessuno si è più fatto vivo. Forse sono un po’ scomodo”.
Ma se dovesse arrivare una chiamata? “Risponderei, non c’è dubbio. Alla maglia azzurra non si può dire di no”.
Anche come secondo di Giannelli? “Non sono mai stato un “secondo”. Però sono anche uno che sa stare al proprio posto cercando di cogliere tutte le opportunità”.
Crede a questa eventualità? “Non lo so. In nazionale sono successe cose anche inaspettate, per cui non escludo nulla. Ma, ripeto: il problema non è tecnico”.