(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) La scena si è consumata al termine della semifinale perduta da Modena contro Perugia. Raccontano i media: Ivan Zaytsev (che ha terminato la gara in panchina) si ferma a parlare con alcuni amici e il suo procuratore sul volto gli compare un sorriso e immediatamente il settore più caldo della tifoseria emiliana si scalda per il suo atteggiamento e chiama il campione azzurro per contestargli la cosa. Ivan sale la tribuna discute più o meno animatamente, poi torna negli spogliatoi. Un atteggiamento che abbiamo visto altre volte (magari in altri sport) ma che non è usuale nel mondo della pallavolo, dove gli atleti vengono invitati, chiamati per autografi e selfie. Momento di tensione di una tifoseria che secondo noi a torto si sente tradita dal suo idolo. Conosciamo Ivan da molto tempo, conosciamo i suoi atteggiamenti e il suo modo di comportarsi, ma una cosa la vogliamo affermare: non l’abbiamo mai visto uscire dal campo al termine di un allenamento o una partita senza aver consumato l’ultima goccia di sudore, dopo aver dato tutto quello che aveva nella testa e nel possente fisico. Questa nostra affermazione ha trovato riscontro nelle parole di Julio Velasco nel post gara: “E’ un momento in cui le cose non gli vengono bene, ma non è un giocatore che non si impegna in allenamento, che non lavora, che se ne frega. – ha detto il tecnico argentino – Fa il meglio che può, ma le cose non gli vengono e si innervosisce. Lui vorrebbe dare il meglio di sé, ma in questo momento non riesce come non ci riescono altri giocatori. Secondo me quando è così un giocatore va appoggiato. Tutti i giocatori passano in momenti così così in cui le cose non vanno, ma lui deve credere in sé stesso: io credo in lui. Lavoreremo perché arrivi a buon livello ai play off”.
Ivan è un vero fuoriclasse, un patrimonio della pallavolo italiana e veste la maglia gialloblù di Modena, se in questo momento non rende al massimo (ma quante partite ha giocato senza fermarsi mai?) non va accusato perché nel dopo gara fa un sorriso.
Foto di Fabrizio Zani/Lega Pallavolo