(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) La nazionale azzurra maschile torna indietro nel tempo a quello che accadeva oltre venti anni fa in World League e utilizza la Volleyball Nations League per mettere alla prova i volti nuovi che hanno proposto le ultime stagioni dei nostri campionati, per vedere il loro valore a livello internazionale, per valutare quanti di loro nel breve e medio periodo potranno tenere alta la tradizione del volley tricolore. Diciamo un ritorno al passato per spiare il futuro. Chicco Blengini è partito per la Cina, dove a Jiangmen venerdì s’inizierà la manifestazione, con un sorriso sornione sul volto convinto di avere tra le mani giocatori di prospettiva, che uniti all’esperienza di Antonov, Anzani e Candellaro ed ai talenti già acclarati a suon di successi di Giannelli e Balaso, possono dar vita ad un sestetto capace di farsi valere e togliersi più di una soddisfazione. Magari già dalle prime gare che guardando il calendario sono: venerdì contro l’Iran, sabato contro la Germania, domenica contro la Cina.
La Vnl prevede 15 gare contro il gotha del movimento internazionale, ma anche lunghi viaggi. Lo scorso anno la scelta di alternare molto i giocatori e le formazioni non fu vincente ed alla fine arrivò l’esclusione dalla Final Six. Quest’anno l’obiettivo è diverso, si cercheranno i progressi, le prestazioni, l’amalgama: insomma si cercherà di costruire un gruppo, una squadra che insieme alla tecnica sono da sempre alla base del nostro sport.
Ogni settimana potranno cambiare i nomi dei 14 utilizzabili, ma la sensazione che ha dato Blengini è quella di avere già ben chiaro in testa il sestetto da utilizzare come base. La diagonale sarà certamente Giannelli-Nelli (due dei reduci del Mondiale 2018 in organico) al centro Anzani farà coppia con Candellaro (con Russo e Polo pronti ad insidiarli), di banda le novità più grandi: il ritorno di Antonov, uno dell’argento di Rio, più affiancato dal talento del giovanissimo Lavia, dall’emergente Cavuto, dal solido Raffaelli a seconda delle situazioni. Libero Balaso con Pesaresi come alternativa.
Una buona Italia che all’occorrenza potrà contare anche sulla diagonale di scorta Sbertola-Pinali. Una formazione azzurra, per utilizzare le parole dette da Chicco Blengini prima della partenza: “Una squadra che ha meno esperienza, meno anni e meno curriculum degli avversari. Ma anche una squadra che non molla e che proverà sempre a portare a casa il risultato”.
Foto di Marika Torcivia