Michał Kubiak il capitano della Polonia campione del mondo è finito al centro di una grande polemica, per alcune frasi contro l’Iran pronunciate nel corso del programma tv di Jerzy Mielewski “Prawda Siatki”. Dichiarazioni del tipo: “Ho perso ogni rispetto per il popolo iraniano… Per me questa nazione non esiste… Loro provocano di continuo sottorete… Fanno sempre la parte degli innocenti, e noi siamo i peggiori.. Sono persone maligne e dannate…” e via dicendo. La cosa ha fatto grande scalpore tanto che il filmato (su richiesta dello stesso Kubiak) è stato tolto dal web e ripubblicato in seguito senza le frasi incriminate. Sulla vicenda il campione è intervenuto oggi con una lettera diffusa tramite il sito della federazione polacca.
“Prima di tutto – come tutte le persone – ho il diritto di esprimere la mia opinione. In secondo luogo, ho il diritto e persino il dovere di rispondere quando la mia famiglia, i miei amici dal campo e io stesso sono oggetto di minacce e insulti da parte dei giocatori della squadra avversaria e dei loro fan aggressivi. E tali situazioni hanno avuto luogo durante le partite contro la nazionale dell’Iran. Sottolineo che le parole che sono uscite dalla mia bocca erano indirizzate solo a persone con le quali ho avuto a che fare direttamente, vale a dire ai giocatori di pallavolo e i loro sostenitori. Mi dispiace che le mie parole possano essere state fraintese. Forse le ho pronunciate nel contesto sbagliato. Voglio sottolineare che sono molto distante dalle visioni xenofobe che mi sono state accreditate per diversi giorni. Razzismo, mancanza di rispetto per i colori nazionali e l’avversario sono inaccettabili e indegni di un atleta. Allo stesso tempo, sono costretto a sottolineare che non cambio le mie opinioni sui giocatori di pallavolo iraniani e sui loro sostenitori che hanno insultato la mia famiglia e i miei amici”.
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