L’Italia è tornata sul gradino più alto del podio delle Universiadi e lo ha fatto 49 anni dopo la prima volta avvenuta a Torino 1970. Quell’oro aprì di fatto la storia del grande volley italiano, questo conquistato nel PalaSele di Eboli ci piace pensare che possa aprire una pagina diversa in cui la pallavolo di casa nostra torni ad essere cosciente di aver al suo interno tanti giovani giocatori in grado di soffrire, lottare e vincere.
Nella finale dell’Universiadi 2019 l’Italia ha battuto 3-2 (16-25 25-20 22-25 25-23 15-10) la Polonia dimostrando di avere colpi, qualità e forza morale. Lo ha fatto schierando una formazione che se si eccettuano i due centrali Ricci e Polo, è formata da tutti giocatori che non sono titolari in SuperLega dall’incontenibile Giulio Pinali (un opposto che non potrà rimanere in naftalina tutta la stagione), al regolarissimo Raffaelli, dal poco conosciuto Zonca (che ancora il massimo campionato non lo ha mai visto e nella prossima stagione va in Francia) al regista Zoppellari, cresciuto a Padova, svezzato dal Club Italia, pronto per altri palcoscenici. Il libero Piccinelli, sta studiando a Perugia alle spalle di Colaci, ma tutti sanno quanto è bravo questo ragazzo. La finale non è stata la partita di Sebastiano Milan, bravissimo nel resto del torneo. Scampoli di gloria anche per Romanò con il servizio che ha chiuso una combattutissimo quarto set, senza dimenticare il contributo di Pierotti, Salsi e Galassi. Ben sette di loro sono passati per il Club Italia, che è stato una vera fucina trasformando giovani talenti in veri giocatori capaci di battere una Polonia piena di atleti protagonisti nella Plusliga.
Una squadra che Gianluca Graziosi ha guidato con grande abilità, riuscendo a scuoterla nei momenti difficili, a correggerla quando le cose non funzionavano, a spronarla quando a preso in mano il match fino ad una bellissima vittoria.
L’Italia ha subito la Polonia nel primo set, ha reagito e vinto a suon di muri il secondo. E’ andata ancora in difficoltà sulle battute dei lunghissimi polacchi nel terzo, poi nel quarto e nel quinto ha completato il suo capolavoro grazie ad un Pinali incontenibile e grande trascinatore. Il bolognese è stato l’uomo in più nei momenti topici il suo 23/48 in attacco parla da solo.
ITALIA-POLONIA 3-2 (16-25 25-20 22-25 25-23 15-10)
ITALIA: Zoppellari, Milan 1, Ricci 12, Pinali 25, Raffaelli 14, Polo 11, Zonca 9. Piccinelli (L). Romanò 1, Pierotti, Salsi, Galassi. All. Graziosi.
POLONIA: Nowakowski 8, Kedzierski, Lemanski 13, Filipiak 21, Semeniuk 21, Halaba 5. Maslowski (L). Lipinski 2, Niemiec. Non entrati: Kozub, Gruszczynski, Domagala. All. Woicki.
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