(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) E’ rimasta una delle poche superstiti in una formazione, come quella della gloriosa Bergamo. che ha cambiato molto. Novità sia nel roster, che nella conduzione tecnica affidata a Marcello Abbondanza che torna ad allenare in Italia. Il libero Imma Sirressi affronta il secondo campionato con la maglia della Zanetti e si aspetta qualcosa di diverso dopo le attese andate in fumo del primo anno in rossoblu: “Inizia un capitolo nuovo e il resto è alle spalle. Non voglio fare proclami e spendere tante chiacchiere come si è fatto in passato. Servono i fatti e deve essere il campo a parlare per noi. Non sono bastati entusiasmo e voglia di fare bene ed è solo quello che mettiamo in campo che farà testo”.
Si è ripartiti da uno staff nuovo e un roster molto cambiato. “Siamo partiti da una preparazione fisica tostissima negli allenamenti e nei carichi di lavoro. Questo dovrebbe permetterci di arrivare in campionato con la giusta forma fisica. La nuova palleggiatrice serba Mirkovic è arrivata da una settimana e deve trovare il feeling con le compagne ma conosce già Abbondanza, che l’ha allenata in Polonia. E’ al primo anno in Italia ma penso si possa ambientare presto”.
Ad una giocatrice esperta come Imma abbiamo chiesto che tipo di campionato dobbiamo aspettarci. “ Sarà un campionato molto impegnativo e con 5-6 squadre che hanno qualcosa in più delle altre. Ma nessuna squadra è in grado di vincere senza dare il 100% e anche di più. Si può perdere con tutti perché la nostra serie A1 è difficile. Ed è meglio così”. Poi parlando delle aspettative personali ce lo detto proprio la stessa Sirressi. “ Voglio fare bene e iniziare forte da subito. Mi aspetto tanto dalle mie prestazioni perché ho la tranquillità giusta per poterlo fare. Voglio dare il massimo alla mia squadra. Conegliano sembra un gradino sopra le altre ma bene si presentano anche Novara, Scandicci, Monza, Busto: ma in campo tutti hanno due braccia, due gambe le partite non si vincono sulla carta. In più tante giocatrici avranno anche lo stimolo di arrivare affamate all’appuntamento con le Olimpiadi, uno motivo in più per dare il massimo”.
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