I tanti successi delle squadre di club in questo eccezionale 2019 per la pallavolo italiana ha riportato sulla ribalta, l’assenza di vittorie da parte degli atleti in maglia azzurra. Intervistati da Davide Romani per la Gazzetta dello Sport, il presidente federale Bruno Cattaneo e il ct della nazionale maschile, Gianlorenzo Blengini hanno espresso la loro opinione, che concorda su un passaggio: una delle cause della differenza di risultati tra club e nazionali è dovuta al numero limitato di giocatori italiani che scendono in campo.
“Ci sono diverse motivazioni – prova a spiegare il presidente federale Bruno Cattaneo -. Quelle tecniche che riguardano l’evoluzione del gioco: il passaggio al rally point system privilegia la potenza alla tecnica. Quelle regolamentari che riguardano il numero di stranieri e straniere nei nostri campionati”. Stranieri: sia il presidente federale che il c.t. azzurro pongono l’attenzione sul numero di italiani in campo nelle squadre di club che attualmente prevede un massimo di 4 stranieri su 7. “Da tempo è una mia convinzione – continua Cattaneo – Il passaggio a 4 italiani è un risultato al quale vorrei arrivare attraverso Il dialogo con le leghe maschili e femminili. I giovani ci sono, basta farli giocare. Penso a Balaso, Lavia, Cortesia, Giannelli. E poi non sarà più giovanissimo, ma uno come Nelli ha contribuito alla qualificazione all’Olimpiade nella complicata vittoria con l’Australia. Mentre in passato questo è stato fatto solo con i giovani stranieri che poi ritroviamo da avversari con le Nazionali. Pensiamo ad Atanasijevic, Podrascanin. Stankovic. Si sono formati in Italia”. Anche Blengini prova ad avanzare un’ipotesi per cercare di dare più spazio ad atleti di casa: “E difficile trovare una relazione tra I risultati dei club e quelli della Nazionale – analizza il Commissario tecnico -. Diamo merito agli imprenditori che Investono nel volley e così facendo danno visibilità al nostro movimento. Le vittorie dei club sono di aiuto per il movimento: più pubblico, più persone che si avvicinano a questo gioco. Però la formula 3 italiani-4 stranieri potrebbe essere invertita. Soprattutto in campo maschile alla luce della riduzione delle squadre in Superlega (si arriverà a un campionato a 12 squadre, ndr). Spesso con questa formula gli italiani vengono cercati e fatti giocare sostanzialmente nel ruolo di libero e al centro. Con l’aumento a quattro italiani in campo si aprirebbero spazi ad esempio per gli schiacciatori”.
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