E’ un periodo difficile, difficilissimo quello che stiamo attraversando oggi e proprio in questo periodo così delicato a parlare è Coach Andrea Giani, l’allenatore di una Leo Shoes Modena che prosegue gli allenamenti, da casa.
Come si stanno allenando adesso i giocatori?
“I ragazzi si stanno allenando attraverso alcuni materiali che gli abbiamo dato. Ad un determinato orario si trovano in videoconferenza con il preparatore Oscar Berti svolgendo un lavoro molto mirato. Dalla prossima settimana invece vi sarà la possibilità, con misure e regole di sicurezza assolute, di far entrare in sala pesi due giocatori alla volta per tornare a lavorare dal punto di vista fisico e riprendere il lavoro terminato mercoledì scorso. I giocatori non sono assolutamente obbligati, è una scelta facoltativa. Ripeto, sarà seguita una procedura per fare il tutto nella massima e assoluta sicurezza, la salute viene prima di qualsiasi altra cosa”.
Quanto tempo potrebbe occorrere per far tornare in forma i giocatori dopo lo stop che abbiamo davanti?
“Se dovessimo stare fermi cinque settimane, ne potrebbero servire almeno 3 o 4 per “ricondizionare” i giocatori. Non abbiamo la sfera di cristallo, dipenderà dallo scenario che ci troveremo ad affrontare. Sono tutte ipotesi, dovremo essere bravi a far sì che la squadra sia pronta dal punto di vista fisico nel momento in cui saremo chiamati in ballo, a tornare a fare quello che più ci piace e amiamo. Faccio un esempio pratico: con la nazionale tedesca prima del torneo di qualificazione olimpica di gennaio abbiamo monitorato tutti i giocatori costantemente sulla parte fisico-atletica e nonostante fossero in campionati sono arrivati in buone condizioni. Quello è fondamentale, restare sul pezzo dal punto di vista fisico, la parte con la palla è più semplice, più facile da ritrovare”.
Anderson e Christenson sono tornati negli Usa, sei tranquillo relativamente al loro ritorno?
“E’ veramente difficile fare previsioni, si sono resi assolutamente disponibili a tornare, ma il problema principale potrebbe riguardare i transfer, la situazione è difficile per ogni Paese, sarà complesso anche spostarsi in occasioni delle Olimpiadi, è impossibile sbilanciarsi oggi su quel che accadrà in futuro”.
Si disputerà l’Olimpiade di Tokyo 2020?
“Lo ripeto, è difficile anzi impossibile sapere cosa succederà, la speranza è che questa manifestazione di eccellenza possa svolgersi regolarmente, ma non è semplice immaginare cosa potrà capitare nel mese di luglio. Se penso a ciò che sta accadendo nel mondo mi rendo conto che non ha alcun senso sbilanciarsi”.
Cosa pensi dello spostamento della Vnl?
“Nonostante il comunicato ufficiale, secondo me sarà difficile disputarla. A settembre ci sono anche le qualificazioni agli Europei e tutto ciò andrebbe a sovrapporsi alla Vnl stessa, anche su questo è difficile capire cosa succederà”.
Come passi le tue giornate?
“Sono a Modena, in mattinata insieme allo staff lavoriamo in call pensando all’ organizzazione del lavoro dei prossimi giorni, sia quello tattico che fisico. Sono sempre stato abituato a stare fuori di casa, trovarmi rinchiuso per la prima volta mi fa capire quanto sia delicata questa situazione. E’ fondamentale seguire tutto ciò che ci viene detto, alla lettera, ci sono medici e infermieri in prima linea che rischiano per tutti noi, serve senso civico e rispetto per noi stessi e soprattutto per gli altri”.
E se dovesse fermarsi il volley e non finisse il campionato?
“Vorrà dire che inizieremo ad allenarci prima possibile, non appena possibile, per essere pronti al momento in cui saremo chiamati in campo. Nel caso ci organizzeremo con amichevoli e tornei, ma non penso al domani, pensiamo all’oggi”.
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