La pallavolo vorrebbe animare le piazze delle città che attualmente non hanno squadre di vertice. Lo racconta in una intervista al Corriere di Bologna a firma Marco Vigarani l’ad della lega Massimo Righi: “Per quanto ci compete, è più di un’idea. Si tratta di un progetto pronto e studiato nella sua realizzabilità anche se ovviamente serviranno risorse di supporto… Vorremmo portare il nostro sport nelle città dove manca una realtà di primissimo livello con sfide dimostrative sull’arco di due giorni che vedano impegnati i nostri grandi campioni sfruttando anche l’assenza di impegni internazionali… Da bolognese, sogno di vedere questo evento in Piazza Maggiore o magari in piazza Santo Stefano che per me è una delle più belle al mondo. L’unica difficoltà, come nel caso di piazza del Palio a Siena, sarebbe data dal terreno in pendenza ma siamo pronti a studiare tutte le soluzioni necessarie per allestire il campo e portare la grande pallavolo in tutta Italia. Oltre a Bologna mi vengono subito in mente altre città importanti come Genova e Firenze… Prima di tutto viene la salute pubblica, ma se i Comuni potranno darci il via libera noi metteremo in campo la nostra collaudata task force per agire anche in tempi stretti. Abbiamo un ampio ventaglio di date disponibili che potrebbe andare indicativamente da inizio luglio a metà settembre sfruttando i giorni infrasettimanali dal martedì al giovedì sperando poi che gli italiani possano concedersi qualche weekend fuori città”.
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Si speriamo… Sarebbe una cosa bella e importante: la pallavolo, in un momento tanto complicato, tornerebbe alle sue origini tornerebbe ad appropriarsi delle piazze dove è nato, così come fu fatto all’inizio degli anni 80 con il minivolley che aprì dal basso e dai giovani la grande stagione della pallavolo italiana.
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