(James Taboo per iVolleymagazine.it) Leader è una parola che può essere usata in molte situazioni, ma nello sport ha un significato particolare. Normalmente viene data all’atleta che regala qualcosa di più alla squadra, a chi sa unire e guidare un gruppo di campioni. Per la lunga esperienza che abbiamo di volley è un riconoscimento che qualcuno si guadagna da solo grazie alla sua indole ed al suo modo di comportarsi. Non stupisca se l’Italia di Chicco Blengini, che di campioni ne ha davvero diversi, abbia un leader di solo 21 anni. Simone Giannelli ci è nato e l’essere regista ne ha rafforzato il ruolo di guida del gruppo e non solo. Si è capito subito, nonostante l’esordio da giovanissimo, che quello sarebbe stato il suo destino. In soli 24 mesi si è tolto tante soddisfazioni ed ora, senza presunzione, già parla come un veterano che sa cosa può servire ad una squadra per dare il meglio di sé, al di là dei colpi in campo. Dopo le due amichevoli con la Slovenia, in una intervista rilasciata a Nicola Baldo per la Gazzetta dello Sport ha sottolineato uno degli aspetti più importanti di questa Italia che lavora per ribadire una tradizione in Europa: “redo che la cosa più bella che abbiamo capito qui a Cavalese è l’unione di questo gruppo. Stiamo bene tra di noi e questo è un aspetto che mi piace sempre molto nelle squadre in cui gioco. E’ un valore aggiunto che potrebbe servirci parecchio nei momenti di difficoltà”. Così parlò Simonleader, facendo intendere a a tutti cosa vuol dire essere una squadra.
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