Logicamente molto soddisfatto Dragan Travica, per l’approdo in un club di primissima fascia mondiale come Perugia, in cui giocherà accanto a grandi fuoriclasse come Leon e Colaci, come Lanza ed Atanasijevic e tanti altri, guidato dal tecnico della Polonia campione del mondo Vital Heynen.
“Perugia per me è una grande occasione! – sottolinea il Drago, come amano chiamarlo i suoi fans, per tanti anni componente e leader della nazionale azzurra – È un treno che, per me stesso, per l’ambizione ed il rispetto che ho del mio lavoro e per la passione che ho della pallavolo, ho preso al volo. Mi spiace ovviamente lasciare la mia amata Padova, la mia città, ma davanti a queste occasioni non si può rinunciare. Perciò, quando ho ricevuto la chiamata di Cisco (Recine, il ds bianconero, ndr) non ho avuto grandi tentennamenti. Perugia è una società vincente, ma al tempo stesso giovane e dove c’è grande fame di vittorie e questo aspetto per me è di enorme stimolo. Poi non vedo l’ora, appena ovviamente sarà possibile, di giocare in un palazzetto che ho sempre invidiato per il calore e la passione, voglio godere della passione che c’è intorno alla squadra”.
OBBIETTIVI – “A livello personale non nascondo che è una grande soddisfazione poter tornare in un top team di altissimo livello, ho sempre lavorato per questo. Mi porta energia positiva e mi dà grandi stimoli. Probabilmente mi sono trovato nel momento giusto al posto giusto. Ma, per quello che riguarda gli obiettivi, i miei sono quelli della squadra. Chi arriva a Perugia lo fa perché deve lottare per raggiungere tutti i trofei, deve lottare per vincere in tutti i campi. Personalmente sono quattro anni che non gioco la Champions e sono felice di poter di nuovo calcare quei palcoscenici. Ma è chiaro che all’inizio dovremo fare un passo alla volta, trovare un buon feeling in spogliatoio, lavorare sodo con la giusta voglia e la giusta grinta. Chiaramente un palleggiatore nuovo è sempre una cosa da assimilare per una squadra. Io mi metterò a disposizione dei compagni e loro sicuramente faranno altrettanto, la disponibilità e la voglia di aiutarsi dovrà essere una nostra arma”.
CARATTERE – “Io sono sempre stato così, ho fame di vincere, ho il desiderio di far parte di una squadra unita, di un collettivo, cerco di tirare fuori il meglio dai miei compagni e voglio che i miei compagni facciano lo stesso con me. In campo sono sempre stato un giocatore che non molla mai, in questo aspetto mi sento forte e vorrei trasmetterlo a tutti”.
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