(Carlo Lisi il Corriere dello Sport) Dopo moltissimi anni la nazionale azzurra femminile di pallavolo non svolgerà nessuna attività. Fa effetto scriverlo, se si pensa che si tratta della nazionale vice-campione del mondo del 2018, che annovera tra le sue file alcune delle più grandi giocatrici mondiali del momento, ma la pandemia che ha sconvolto il globo ha creato tante problematiche, ha interrotto i campionati nazionali e le Coppe europee, ha fatto annullare le grandi manifestazioni stagionali e soprattutto ha fatto rinviare di 12 mesi la disputa dei Giochi Olimpici. Il commissario tecnico dell’Italia Davide Mazzanti sin dal giorno in cui è stata ufficializzata la notizia che le Olimpiadi si svolgeranno nel 2021 ha messo in chiaro che l’attività della nazionale riprenderà l’anno prossimo.
Come ha preso la notizia che le Olimpiadi tanto attese ci saranno l’anno prossimo?
“Me l’aspettavo. Ero già entrato nell’ordine di idee che non ci sarebbe stata attività quest’anno. Ho avuto sin da subito questa sensazione. Quindi quando poi c’è stato lo spostamento delle Olimpiadi ero già preparato alla notizia. Avevo solo la paura che i Giochi sarebbero stati solo spostati di qualche mese e questo avrebbe complicato la programmazione. Invece poi quando poi è arrivata la notizia che sarebbero stati spostati di un anno mi sono tranquillizzato almeno dal punto di vista dei programmi da fare. Già così è una cosa piena di incognite, che sarebbero state ancora di più, se fossero slittati soltanto di qualche mese”.
Mesi in cui nonostante il lockdowm ha continuato a pensare e preparare Tokyo 2020?
“Ho cercato di sfruttare la situazione. Mi sono detto: ci hanno dato un tempo che non era previsto, quindi insieme allo staff della nazionale stiamo portando avanti un’analisi tecnica che altrimenti non avremmo avuto né tempo né modo di fare”.
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